Prato, detenuto di 44 anni si toglie la vita all’interno del carcere
La vittima è un 44enne recentemente trasferito alla Dogaia
PRATO. Tragedia nella notte all’interno del carcere della Dogaia. Un detenuto nordafricano di 44 anni si è tolto la vita impiccandosi alle sbarre della finestra con un laccio rudimentale. E’ successo quando da pochi minuti era passata la mezzanotte.
I compagni di cella hanno dato l’allarme, ma quando il medico è arrivato sul posto non c’era ormai più niente da fare. Sembra che il detenuto fosse stato trasferito recentemente alla Dogaia da un altro carcere.
«I numeri sui suicidi nelle carceri sono drammatici – commenta Diego Blasi, portavoce del Pd Toscana – Non possiamo girarci dall’altra parte. 68 persone si sono tolte la vita nei penitenziari italiani nel 2023, altre centinaia ci hanno provato e sono state soccorse in tempo. Con un suicidio ogni due giorni e mezzo il 2024 si appresta a diventare il più nero della storia. Ieri è toccato a un uomo recluso a Prato. La vita nelle nostre carceri non è degna di un paese civile. La pena dovrebbe servire a riabilitarsi, non a morire. Il carcere di Prato vive una situazione pesantissima, é un vero luogo di disperazione: siamo al secondo suicidio in due mesi, si sono registrate risse e aggressioni ai danni degli agenti, ci sono gravi carenze strutturali e di manutenzione, scarsità di personale penitenziario ed educatori. Una situazione da cui i più fragili preferiscono sfilarsi togliendosi la vita. Occuparsi di investimenti a favore dei detenuti è forse impopolare, ma moralmente doveroso: il governo si muova».