Centri storici e crisi dei negozi: «Il governo tagli tasse e burocrazia»
Confesercenti Prato punta su agevolazioni e fondi europei per il rilancio
PRATO. Negozi di vicinato sempre più in crisi a causa del commercio on line dilagante? Vetrine che si spengono per sempre a causa degli effetti a lungo termine della pandemia? Città che si svuotano? L’associazione Confesercenti Prato, guidata da Stefano Bonfanti, non resta a guardare ma, per Prato, cerca soluzioni concretamente efficaci per fronteggiare il problema.
«La chiave del rilancio è un intervento tempestivo e incisivo da parte del governo con misure di sostegno quali la riduzione delle imposte, semplificazioni burocratiche, e un equo trattamento fiscale tra multinazionali dell’e-commerce e commercio tradizionale», dice il presidente Bonfanti. Che mette in guardia: «Senza interventi immediati, i centri storici potrebbero spopolarsi».
Secondo l’analisi di Bonfanti, i problemi del commercio di vicinato non nascono oggi. «Sono anni – spiega il presidente – che denunciamo questa difficoltà e chiediamo alla politica una seria strategia di sostegno del settore».
L’attenzione dell’associazione di categoria si concentra sull’innovazione, con particolare attenzione ad agevolazioni fiscali e creditizie, oltre al contenimento dei costi aziendali. In questo percorso, un elemento cruciale è rappresentato dall’accesso ai fondi europei e regionali, elementi chiave per un vero rilancio.
Confesercenti Prato auspica, inoltre, che vengano elaborati piani strategici per valorizzare le città, rendendole più attrattive, accessibili e sostenibili per riconfermare il loro ruolo vitale nella vita urbana.
La sfida è anche nel rendere i centri storici non solo luoghi di commercio, ma autentici spazi di incontro e vivacità culturale, in grado di attrarre residenti e visitatori.
«I centri urbani – dice il presidente Bonfanti – stanno attraversando una grave crisi e i piccoli negozi di vicinato soffrono. L’aumento dei costi energetici, che colpiscono imprese e famiglie, e l’incertezza generata dalla crisi economica hanno provocato un calo dei consumi, con conseguente chiusura di numerose attività commerciali».
Che fare? «Serve un cambio di passo – dice Bonfanti –. Un’analisi attenta e un rinnovamento delle regolamentazioni di settore sono fondamentali. Si richiede una tassazione equa che metta sullo stesso piano le vendite online e quelle tradizionali, oltre a una semplificazione drastica della burocrazia, incentivi mirati alla crescita delle nuove generazioni di imprenditori e un accesso agevolato al credito».
In un contesto in continua evoluzione, Confesercenti Prato assicura che sarà al fianco delle imprese commerciali con servizi specialistici in vari settori, come fiscalità, amministrazione, formazione, consulenza legale, gestione delle risorse umane e consulenza creditizia. «Questi servizi rappresentano un valore aggiunto per gli associati, agevolando soluzioni concrete per le sfide quotidiane. Cambiamento, innovazione, crescita. Ma anche difficoltà, sacrificio, sforzo, lavoro incessante», spiega l’associazione.
Confesercenti si dice «consapevole della trasformazione in atto sia per i tradizionali commercianti sia per gli imprenditori online». Il suo obiettivo primario è comprendere, adattarsi e sfruttare il cambiamento come un’opportunità per il bene delle imprese locali e, più in generale, dell’intera comunità pratese.
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