Il Tirreno

PRATO. Un grave lutto ha colpito il teatro Metastasio e il mondo dell’arte pratese. All’età di 57 anni, è morta per un improvviso malore Maria Rosa Ottati, storica “portinaia” del teatro di via Cairoli. La donna, che abitava da sola in un appartamento del centro, avrebbe dovuto entrare al lavoro nel pomeriggio di giovedì, ma non si è presentata. La prima a preoccuparsi è stata la sorella, a cui Maria Rosa era molto legata, che ha provato a chiamarla più volte al telefono. Una, due, tre volte ma nessuna risposta, cosa che non era mai accaduta. Così, la sorella ha deciso di recarsi di persona all’abitazione, anche perché avevano fissato per uscire insieme. Ha aperto con le chiavi di cui aveva una copia e ha trovato la sorella ancora a letto, che non dava segni di vita. Dai primi responsi del medico, giunto sul posto insieme ad un’ambulanza della Misericordia, è probabile che la donna sia stata colpita da un infarto o da un ictus cerebrale mentre stava dormendo. Nessun segno che potesse far pensare a qualche altra tragica evenienza. Tuttavia, anche in considerazione della giovane età della congiunta, i familiari hanno voluto richiedere l’autopsia, che verrà eseguita in questi giorni. Pertanto il funerale difficilmente potrà essere celebrato prima di lunedì.

Originaria di Verona ma a Prato da quando aveva 9 anni, Maria Rosa Ottati ha lavorato per oltre trent’anni al Metastasio, prima come maschera poi alla portineria. Amava il teatro e lo spettacolo e viene descritta da tutto lo staff del Met come una persona solare, ironica e amante della vita. «Un’amica con la “a” maiuscola», la definisce commossa una collega. Era anche animalista e vegana convinta. Maria Rosa Ottati , che non si è mai sposata, lascia la sorella a cui era legatissima. —

Francesco Albonetti