La tragedia
Pacini nominato delegato Atc per la provincia di Prato e la città metropolitana di Firenze
Il sindaco: "Una nomina che riconosce e valorizza il ruolo di Prato, frutto di una collaborazione che porteremo avanti"
PRATO. Emanuele Pacini, consigliere provinciale con una lunga esperienza nel settore, è stato nominato fra i delegati della nuova ATC Firenze-Prato che comprende la Città metropolitana di Firenze e la Provincia di Prato.
“Una nomina che va ad un pratese e che non era affatto scontata. Si riconosce e valorizza il ruolo di Prato nell'intero ambito territoriale – annuncia con soddisfazione il presidente della Provincia Matteo Biffoni – E' il risultato di una collaborazione e di un dialogo su questi temi con la Città metropolitana e con il suo presidente Dario Nardella che porteremo avanti col massimo impegno, nell'interesse dei cittadini, del territorio e della valorizzazione del nostro particolare patrimonio naturale e faunistico”.
“L'ingresso di un rappresentante pratese nell'assemblea dell'ATC ci permetterà di portare sul tavolo con forza maggiore le esigenze e le istanze del nostro territorio e degli attori interessati dalla gestione della caccia – aggiunge Emanuele Pacini – Anzitutto mi batterò perché a Prato rimanga uno sportello distaccato dell'ATC aperto almeno una volta la settimana, in modo da accogliere cacciatori e agricoltori in caso di necessità, ma soprattutto potremo seguire da vicino l'insediamento e la strutturazione del nuovo ente di gestione, tanto più che anche a Prato si profilano una serie di trasformazioni”.
La Provincia ha infatti avviato da qualche settimana le procedure per la modifica al piano faunistico venatorio necessaria a trasformare le ZRC, zone di ripopolamento e cattura, in ZRV, cioè zone di rispetto venatorio, che offrono maggiori strumenti per fronteggiare il soprannumero di ungulati. La Consulta provinciale della caccia, che vede rappresentati agricoltori, cacciatori e associazioni ambientali, ha approvato all'unanimità l'avvio dell'iter di trasformazione che avrà un percorso di circa 3 mesi. Con l'assenso della Consulta la Provincia procederà alla trasformazione delle sei zone di ripopolamento e cattura esistenti, 2 in Val di Bisenzio, 2 a Montemurlo, 1 a Carmignano e 1 a Prato (Filettole).
L'ATC Firenze-Prato ha iniziato la sua attività i primi di maggio, applicando la nuova legge regionale che ridisegna la mappa degli ambiti territoriali di caccia della Toscana. Nuovo anche il modello di gestione: ad approvare gli atti fondamentali, statuto, bilancio di previsione o conto consuntivo, è un’assemblea dei delegati, eletti dai cacciatori, dalle aziende agricole, dalle associazioni ambientaliste riconosciute residenti nel territorio interessato. Per quello di Firenze-Prato i delegati sono dieci, due espressione degli enti locali, tre delle associazioni agricole, tre di quelle venatorie e due di quelle ambientali. A breve l'assemblea sarà convocata per l'insediamento e l'elezione di presidente e vice presidente.