Il Tirreno

PONTEDERA. Non basta una una prestazione fatta di cuore e grande generosità al Pontedera per fermare la Ternana, i granata escono battuti per 2-1 in una gara condizionata dalla prematura espulsione di Espeche nel primo tempo. Nonostante questo la squadra tiene il campo molto bene anche una volta in svantaggio.

La cronaca

Agostini recupera Guidi schierato come braccetto sinistro del 3-5-2 al fianco degli esperti Martinelli ed Espeche a protezione della porta di Calvani. Perretta ed Ambrosini chiamati a fare le rispettive fasce, van Ransbeeck al fianco di Ladinetti con Ianesi a fare da raccordo con l’attacco composto da Ragatzu e Corona preferito a Italeng. La Ternana tiene maggiormente il possesso di palla, ma i granata si difendono con ordine, cercando di tanto in tanto di pungere in avanti. Gli umbri si fanno vedere con pericolosità soltanto al 16’ quando Cicerelli con il sinistro scheggia la traversa. La gara si mantiene sui binari di equilibrio con le due squadre che proseguono nella loro condotta, attraverso il fraseggio la compagine rossoverde, più verticale il Pontedera.

L’espulsione

Al 38’ l’episodio decisivo del confronto: Espeche già ammonito commette fallo su Romeo, secondo il direttore di gara l’intervento del difensore argentino del Pontedera merita un secondo giallo, inevitabile il rosso per il numero 19 granata. Nella ripresa la squadra di Abate continua a premere mentre i granata concedono campo senza rischiare più di tanto. Il tecnico granata abbassa Perretta e Ambrosini al fianco di Guidi e Martinelli. Gli ospiti vanno vicini al vantaggio con una serpentina di Carboni che entra in area ma il suo sinistro colpisce il palo poi Calvani la fa sua.

I gol

Al 20’ si porta in vantaggio la Ternana su rigore assegnato dal contestato direttore di gara per fallo di Ladinetti su Carboni. Dagli undici metri Cicerelli batte Calvani che aveva intuito l'angolo. Il Pontedera non molla riuscendo a rimanere attaccato alla partita, Agostini toglie Ragatzu e Van Ransbeeck, ma è la Ternana a trovare il raddoppio con Cianci, anche lui subentrato, contro il Pontedera ridotto in dieci ma generosamente proteso in avanti. L’ingresso di Italeng è una scossa elettrica: prende un legno, segna riaprendo i giochi e chiede un rigore. Ma l’esordio casalingo resta amaro.