Il Tirreno

Pontedera

Attimi di paura

Spray al peperoncino in classe per saltare l’interrogazione: il caso in una scuola toscana

di Sabrina Chiellini
Il villaggio scolastico e una bomboletta di spray
Il villaggio scolastico e una bomboletta di spray

Lievi malori tra i compagni dopo il gesto di una studentessa. Le parole della dirigente scolastica

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PONTEDERA. Momenti di scompiglio, l’altra mattina, in una classe di un istituto superiore al villaggio scolastico di Pontedera. Una studentessa del biennio ha spruzzato una bomboletta di spray al peperoncino all’interno dell’aula dove la sua classe stava facendo lezione provocando una leggera intossicazione dei compagni, alcuni dei quali si sono riversati nei bagni dell’istituto con malesseri che poi sono passati.

La ricostruzione

La scuola, stando a quanto è emerso, ha deciso, vista la situazione, di non richiedere l’intervento del 118 e, dopo la paura iniziale e l’intervallo gli studenti sono ritornati in classe. Secondo quanto è emerso l’adolescente aveva portato con sé una piccola bomboletta di spray, utilizzata di solito per autodifesa, e l’avrebbe azionata nell’aula. Il comportamento ha causato immediati effetti tra i ragazzi, tosse, bruciore alla gola e qualcuno avrebbe avuto, almeno inizialmente, anche difficoltà respiratorie, lievi problemi, secondo la scuola. Tuttavia il personale in servizio è subito intervenuto, ha aperto le finestre, cercando di attenuare il prima possibile gli effetti della “nuvola” al peperoncino. La dirigente scolastica ha confermato l’accaduto, ora la scuola sta cercando di gestire in maniera autonoma la grave vicenda.

Il fatto, per come è avvenuto e come viene riferito, fa pensare che potrebbero esserci i presupposti per una denuncia per getto pericoloso di cose. Non pare esserci stata l’interruzione di pubblico servizio: la dirigente scolastica ha spiegato che le lezioni sono proseguite regolarmente. Tra studenti e insegnanti la vicenda non è passata sotto traccia. Anzi, è stata al centro dei racconti a casa e anche sui profili social network dei ragazzi. La scuola valuterà l’episodio e il consiglio di istituto potrà decidere eventuali sanzioni disciplinari, che potrebbero prevedere anche la sospensione della studentessa. Il gesto potrebbe essere avvenuto nel tentativo estremo di evitare un’interrogazione ma su questo aspetto ancora non è stata fatta chiarezza. Non è escluso che alcuni genitori, rimasti colpiti dall’accaduto, possano attivarsi per chiedere agli insegnanti e alla scuola come intende gestire la situazione non solo per quanto riguarda eventuali sanzioni ma anche dal punto di vista educativo, facendo in modo che la situazione non si ripeta.

La dirigente scolastica

«Stiamo gestendo la situazione nel rispetto di quelle che sono le procedure scolastiche e valutando le misure da intraprendere tenendo conto – dice la dirigente scolastica – che l’episodio non ha creato interruzioni nell’attività didattica e nessun problema o complicazione dal punto di vista sanitario ai ragazzi che erano presenti. Ecco perché non abbiamo ritenuto necessario richiedere l’intervento delle autorità competenti. Il tutto è avvenuto nel cambio d’ora». Non è la prima volta che un istituto superiore di Pontedera si trova ad affrontare simili episodi. Un fatto analogo è capitato, pochi mesi fa, in un’altra scuola, oltre che su un bus navetta su cui c’erano molti giovani che stavano andando al luna park.

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