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Pontedera, cancello crollato allo stadio: come sta la persona schiacciata e di chi è la responsabilità dell'incidente

di Andreas Quirici

	Il luogo dell'incidente (Foto Stick)
Il luogo dell'incidente (Foto Stick)

Tragedia sfiorata al Mannucci prima del match di Serie C tra Pontedera e Carpi: la ricostruzione di quanto accaduto e il "rebus" dell'attribuzione della colpa

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PONTEDERA. «C’è un’indagine della Procura della Repubblica di Pisa, non possiamo dire niente». È la frase che ricorre dal pomeriggio di sabato 15 febbraio tra i diretti interessati, dopo che un pesante cancello dell’ingresso allo stadio Ettore Mannucci, da cui passano mezzi di servizio, è crollato addosso a un tecnico fonico di 44 anni schiacciandolo e procurandogli una frattura al bacino. Bocche cucite, nessuno parla rispetto a un episodio che poteva avere conseguenze ben peggiori. Gli unici a parlare sono stati il presidente della società Città di Pontedera, Simone Millozzi e il sindaco Matteo Franconi. Il primo ha descritto i rapporti tra il club e la società Alla Vigna di Cascina, quella per cui lavora l’uomo ferito. Il secondo ha espresso vicinanza al 44enne in attesa degli accertamenti. Che, però, non è ancora dato sapere quando inizieranno. Anche se molto ruoterà attorno ai lavori effettuati nei mesi di ottobre e novembre dell’anno scorso proprio nell’area del cancello che è venuto giù poco prima delle 15 quando il tecnico si è avvicinato per aprirlo e poter passare con furgone su cui trasportava gli impianti da installare per la partita tra Pontedera e Carpi in programma due ore e mezza più tardi, alle 17,30. La Procura cercherà di capire chi ha commissionato quell’intervento nello scorso autunno. Se si sia trattato di manutenzione ordinaria, che spetta alla società, o straordinaria, di cui si occupa l’amministrazione comunale.

Chi paga?

Perché passata la paura per un incidente che poteva procurare ben altre e più gravi conseguenze. E circoscritta l’area in seguito alla richiesta di sequestro da parte della Procura, il bandolo della matassa riguarda le responsabilità. A cui saranno legate le inevitabili e sacrosante richieste di risarcimento danni da parte dell’addetto alla fonia dello stadio. Comune proprietario dell’impianto o società gestore dello stadio. È questo il dubbio che l’indagine porterà alla luce dopo che la polizia municipale ha raccolto tutti gli elementi da consegnare al magistrato di turno e avviare le procedure per le perizie a cui far seguire il ripristino del cancello.

La scena da vicino

Cinque metri per tre di ferro molto pesanti, considerando che un metro quadrato spesso otto millimetri pesa 8 chili. Ma nel caso della porta per i mezzi di soccorso, poi, ci sono molti elementi in ferro in più. Guardando la scena da vicino si capisce che, davvero, l’episodio poteva trasformarsi in tragedia. E osservando i dettagli del cancello rimasto integro, paragonandoli con quelli della parte crollata, si notano due cose, essenzialmente. L’estremità in alto sinistra di quello rimasto in piedi ha un pomello dentro cui ruota un perno. Dall’altra parte, invece, il pomello non è più collegato al supporto che, a sua volta, è attaccato al muro di cinta dello stadio L’estremità in basso del cancello “sano”, invece sembra appoggiare a terra. Ma guardando dall’altra parte, quella che ha schiacciato il 44enne, invece c’è un perno che ruota dentro una sorta di grosso anello. E guardando bene si nota che questo anello presenta molta ruggine. A lato ci sono altre parti del meccanismo come se si fosse schiantato. Difficile dire si abbia ceduto prima la parte in alto o quella in basso. Sarà la Procura ad accertarlo. Ma il problema sembra proprio quello.

Niente testimoni

Nei giorni scorsi c’è stato un via vai di tifosi a osservare la scena. Compresi alcuni addetti ai lavori del campo della lavorazione del ferro che non si spiegano cosa sia successo. Un evento di cui non ci sarebbero testimoni diretti, malgrado la presenza a quell’ora di custodi e l’usuale arrivo in quei frangenti degli steward addetti alla sicurezza. E non esisterebbero neppure immagini registrate dalla telecamera interna dello stadio che, pur registrando per 24 ore, in quel momento era puntata sulla gradinata, come l’ultima volta in cui era stata utilizzata dal personale del commissariato.

Come sta il ferito

Le fratture al bacino e alle gambe non preoccupano i medici dell’ospedale di Cisanello a Pisa dove il 44enne rimasto schiacciato dal cancello stadio Mannucci è stato trasportato dai mezzi del 118 subito dopo l’infortunio che, di fatto, riguarda la sfera lavorativa, visto che si stava recando a svolgere la sua mansione su incarico della ditta Alla Vigna di Cascina dove presta servizio. Dall’azienda, al momento, non sono arrivati commenti rispetto a quanto accaduto. Ma è chiaro che l’episodio ha scosso l’ambiente della società. Su quanto avvenuto faranno luce anche i tecnici della Medicina del lavoro dell’Asl Toscana Nord Ovest, coinvolti nella vicenda dalla Procura della Repubblica di Pisa che ha preso in mano l’indagine incaricando la polizia municipale di raccogliere tutti gli elementi utili per chiarire un episodio inquietante e che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori. Per ora non si sa nemmeno se verranno disposti controlli agli altri varchi dell’impianto di proprietà del Comune di Pontedera, ma gestito dalla società di calcio granata. Di fatto, quello dov’è avvenuto il crollo del pesante cancello è uno dei pochi con caratteristiche simili. L’ingresso alla tribuna ha inferriate. Quello per gli spettatori che guardano le partite dalla gradinata, sia il settore per i tifosi locali che quelli al seguito delle squadre ospiti sono chiusi da cancelli molto più leggeri rispetto a quello che è venuto giù sabato pomeriggio, schiacciando la parte inferiore del corpo del 44enne che, in quel momento, stava aprendo le porte per poter passare all’interno dell’impianto con il furgone dentro cui trasportava gli impianti da sistemare nello stadio per diffondere i suoni di speaker e pubblicità in tutti i settori dell’Ettore Mannucci. Di sicuro, nei prossimi giorni, saranno disposte perizie per appurare come si sono svolti i fatti e anche per chiarire a chi attribuire le responsabilità di un episodio mai visto a Pontedera.

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