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In Toscana il borgo avvolto da una maxi calza della Befana: l’impresa a Sant’Ermo

di Paola Silvi
Le donne al lavoro per realizzare la mega calza
Le donne al lavoro per realizzare la mega calza

Un lavoro certosino che fa comunità, tra i gomitoli colorati nascono amicizie e legami. Sarà portata in piazza con le befanine-magliaie in testa e tutti i bambini del piccolo paese

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CASCIANA TERME. Lana, mani d’oro e un record tutto da sognare. Tornano le “Befane” di Sant’Ermo con un obiettivo super ambizioso da raggiungere. Perché non solo per il terzo anno regaleranno al paese una maxi calza che sarà lunga più del doppio di quella dell’ultima volta ma si prendono pure un impegno ufficiale fatto di metri e pezzi da assemblare e soprattutto di quel forte senso di appartenenza e di amicizia che lega la comunità.

Una calza attorno al borgo

«Abbiamo deciso di non fermarci e di continuare a sferruzzare finché non riusciremo a comporre una calza che circonderà l’intero perimetro di Sant’Ermo. Sarà come un grande abbraccio caldo», spiega Monica Meini, ideatrice dell’iniziativa, a capo di una dozzina di signore del paese, di età compresa dai 58 agli 88 anni che almeno un giorno alla settimana si ritrovano e si mettono all’opera. Tutto comincia quando le Befane stupirono la Valdera con una calza di 12 metri srotolata dalla finestra del secondo piano della canonica. Poi, non contente, rilanciarono per l’edizione 2024 portandola addirittura a 17 metri. E stavolta, fra pochi giorni, la calza si allungherà quasi del doppio.

Le misure non contano

«Ma al di là delle misure, l’aspetto che mi piace raccontare - sottolinea Monica - è il tempo che passiamo insieme. Ci incontriamo, chiacchieriamo e stringiamo legami forti e sinceri. È bellissimo, perché da quest’idea poi ne sono nate altre che ci hanno permesso di trascorrere tanti momenti felici. All’inizio ci trovavamo in una casa, poi quando sono finiti i lavori, abbiamo spostato in canonica la nostra "sede". Nel corso dei mesi abbiamo organizzato cene, pause con tè e tisane». Un modo per fare il punto dei lavori, confrontarsi, ridere e condividere pensieri. Perché in mezzo alle centinaia di gomitoli colorati si è creato un gruppo affiatato, simbolo di una comunità piccola ma vivace. Gli abitanti di Sant’Ermo non arrivano a 150 e non ci sono botteghe o bar. Ma giorno dopo giorno il quartier generale della lana è diventato un vero esempio di socializzazione e passione. «La calza - continua Monica - è assemblata con 2640 quadrati fatti ai ferri e sarà portata in piazza, con noi befanine magliaie in testa, da tutte le donne e dai bambini del paese. Starà lì qualche giorno. Poi ripartiremo per completare l’impresa che ci siamo prefisse e ringraziamo tutti coloro, dall’associazione Idee in movimento alla Pro Loco di Casciana Terme, che ci hanno donato i gomitoli».

I nomi

La creazione multicolor realizzata da Monica con Barbara Bartolini, Silvia Bartolini, Bruna Gasperini, Franca Pratelli, Manuela Perini, Rosamaria Poggianti, Graziella De Giacomo, Carla Falchi, Clara Volpi e Marisa Tarantella è perennemente in divenire ma intanto l’appuntamento è per domenica alle 21 nel cuore del borgo per festeggiare l’arrivo della vecchietta con la sua super calza.

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