Il Tirreno

Pontedera

Il caso

«C’è un uomo armato in centro»: la telefonata che creato panico a Cascina

di Sabrina Chiellini
L’intervento dei soccorritori e dei carabinieri in centro a Cascina
L’intervento dei soccorritori e dei carabinieri in centro a Cascina

Momenti di agitazione in via Tosco Romagnola dopo la richiesta d’aiuto

06 ottobre 2024
2 MINUTI DI LETTURA





CASCINA. «C’è una sparatoria in centro a Cascina». La telefonata arrivata al 112 e poi girata al 118, nel primo pomeriggio di ieri, ha fatto temere il peggio, sembra infatti che chi ha dato l’allarme abbia segnalato la presenza di un uomo armato, vicino a un pub che peraltro a quell’ora era chiuso.

Il luogo dove è stato chiesto l’intervento dei soccorritori è accanto ad alcuni negozi, esercizi pubblici e a un supermercato. C’è chi dice di avere sentito dei colpi simili a quelli dei petardi. Fatto sta che in pochi minuti si è diffuso il panico. Lungo la Tosco Romagnola sono arrivate tre ambulanze insieme ad alcune pattuglie dei carabinieri. Non sapendo quale situazione avrebbero trovato, i carabinieri hanno invitato le persone che erano nei negozi vicino a dove era stato segnalato un uomo armato a non uscire per la strada. Ma fin dai primi momenti – nel frattempo però era partito il tam tam delle voci – forze dell’ordine e soccorritori si sono resi conto che non c’era alcun uomo armato, barricato nella strada che dalla Tosco Romagnola porta a viale della Repubblica. Non ha trovato conferma neppure la segnalazione di una presunta sparatoria. Dopo circa un’ora l’allarme è rientrato anche se tutta la zona per precauzione è stata ispezionata dai carabinieri che hanno bloccato l’ingresso in un tratto di strada. L’episodio ha riportato alla memoria la sparatoria avvenuta nei mesi scorsi a San Frediano a Settimo con un ferito. Anche il sindaco, Michelangelo Betti, è stato informato della massiccia presenza dei carabinieri vicino all’ex mostra del mobile, dove ora c’è la Conad.

«Ho cercato conferma di quello che mi era stato raccontato – dice il primo cittadino – ma da quanto è emerso dopo l’intervento dei carabinieri, le ipotesi della sparatoria o della presenza di un uomo armato non hanno trovato conferma. Si è trattato di un falso allarme». Tuttavia i carabinieri di Cascina faranno gli accertamenti previsti in questi casi per rintracciare a chi è intestato il numero di telefono da cui è partita la telefonata, visto che siamo in presenza del reato di procurato allarme.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Sangue in Toscana
La ricostruzione

Omicidio a Pisa, dal fast food agli amici: le ultime ore di Beni prima dell’agguato mortale

di Andreas Quirici
Sportello legale