Omicidio a Pisa, dal fast food agli amici: le ultime ore di Beni prima dell’agguato mortale
Il 37enne muratore viveva a Oratoio con la moglie e i due figli piccoli: parla un parente
PISA. Una domenica spensierata, poi l’agguato mortale. Il giorno dopo il delitto commesso poco prima della processione a Oratoio, frazione di Pisa, davanti all’abitazione di Beni Arshiaj sono arrivati parenti e amici della vittima. Il 37enne muratore viveva qui con la moglie Inxhi e i due figli piccoli.
Il dolore dei parenti
«Sono arrivato dalla Germania dopo che mi ha avvisato un’altra mia sorella che vive in Albania - dice Dorian Atsiot, fratello della moglie della vittima -. Che io sappia non aveva precedenti penali e al momento non sappiamo spiegarci cosa sia successo. È sposato con mia sorella da più di dieci anni. Hanno una bambina e un bambino, il maschio ha visto il padre morto dentro il furgone».
La domenica della vittima
Le ore precedenti al delitto, che dalla questura descrivono come un’esecuzione, Dorian sa che dopo essere stati a pranzo in un fast food, il padre e i figli sono andati a lavare il furgone e l’auto. Poi lui ha trascorso parte del pomeriggio con amici prima di fare rientro alle 21 a casa per cenare: ed è stato quello il momento in cui il 37enne è stato ucciso.