Omicidio a Pisa, gli spari scambiati per i fuochi d’artificio e le lacrime dei bambini
L’amico d’infanzia della vittima racconta: «Quando sono arrivato il furgone in cui è avvenuto il delitto era sempre acceso»
PISA. Beni Arshiaj, 37 anni, è stato ucciso un colpo di pistola alla tempia davanti al figlio, nella corte della sua abitazione, mentre si trovava all'interno di un furgone. Un delitto choc, avvenuto a Pisa nel quartiere Oratoio.
Florat Veshaj è un amico d’infanzia della vittima. Abita in Toscana ed è corso subito dopo aver appreso la notizia della morte del 37enne. «Era in zona con amici. È tornato a casa, ha parcheggiato il furgone e lo hanno uscito. Un’ora dopo il delitto, quando sono arrivato io, il motore del furgone era ancora acceso. La moglie ha sentito gli sparì ma ha pensato fossero fuochi d’artificio. Poi una vicina l’ha avvisata ed è uscita. Vedere la scena del furgone col marito morto dentro e con i bambini che piangevano disperati è stato uno choc».