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Il caso

Pontedera, morì a 30 anni contro il new jersey: la famiglia chiede i danni al Comune

di Sabrina Chiellini
Pontedera, morì a 30 anni contro il new jersey: la famiglia chiede i danni al Comune

Il processo civile si è aperto in tribunale a Pisa ed è stato subito rinviato

13 settembre 2024
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PONTEDERA. Sono passati quasi quattro anni dalla morte di Marco Del Rosso, 30 anni, barista originario di Bientina. Il tragico scontro avvenne in via Vittorio Veneto di fronte allo stadio, intorno alle 3,45 del 25 settembre del 2020. Il giovane lavorava al Mandarino Cafè Bistrot. La vettura su cui viaggiava, in una notte di maltempo, si schiantò contro lo spartitraffico in cemento collocato al centro della strada e ora rimosso dall’amministrazione comunale.

Il procedimento penale è ancora in corso. Ieri invece è iniziato e c’è stato subito un rinvio a metà ottobre il processo in sede civile contro il Comune, proprietario della strada, a cui i familiari della vittima chiedono il risarcimento del danno.

La giunta di Pontedera, per la costituzione in giudizio davanti al tribunale di Pisa nella causa civile, ha conferito incarico agli avvocati Sabrina Palermo e Cecilia Buresti del foro di Milano, fiduciarie della compagnia assicurativa Lloyd’s. Questo a metà luglio. Per poi integrare il conferimento dell’incarico del collegio difensivo a un terzo avvocato, Arianna Del Dotto di Lucca, con un atto del terzo settore finanziario del 10 settembre.

Tant’è che ieri l’udienza è stata rinviata in quanto non era ancora stata depositata la procura relativa all’incarico a Del Dotto. Di conseguenza non c’è stato neppure il tentativo di conciliazione. Parallelamente va avanti, pur con le lentezze della giustizia, il procedimento penale, ancora pendente davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Pisa.

Un processo con rito abbreviato – per il quale si tornerà in aula ad ottobre per conferire l’incarico a un nuovo perito – condizionato all’esame di tutti i consulenti delle parti e all’interrogatorio dell’imputato, l’architetto del Comune di Pontedera, Roberto Fantozzi, 61 anni, di Casciana Terme Lari, dirigente delle Manutenzioni comunali, accusato di omicidio colposo.

All’architetto viene contestata la decisione di aver autorizzato la disposizione dei blocchi di cemento al centro della strada senza che fosse stata prevista un’adeguata segnalazione, né protezione a tutela degli automobilisti. Fantozzi è difeso dal professor Enrico Marzaduri e dall’avvocato Riccardo Carloni, mentre la famiglia della vittima che si è costituita parte civile, in questo processo penale è assistita dal legale Alberto Marchesi. Per quello civile, che si è aperto ora, invece la famiglia si è rivolta all’avvocato Claudia Marianelli. Il Comune, che si è costituito in giudizio a luglio, non ha chiamato in garanzia l’assicurazione dell’ente locale stesso.

Il Comune aveva fatto installare la barriera del new jersey per mettere ordine nel traffico, soprattutto dei bus, al momento di entrata e uscita degli studenti, dopo che uno studente era stato investito da un bus all’uscita della scuola. Nessuno ne aveva valutato la possibile pericolosità, nonostante una serie di sopralluoghi sulla strada. Un ostacolo alla viabilità o uno strumento per regolarne il flusso?

Il sostituto procuratore Fabio Pelosi contesta la collocazione dei new jersey «e l’assenza di protezioni dei blocchi di cemento» in mezzo a una carreggiata priva di segnaletiche sulla presenza dei divisori. La consulenza dell’ingegner Mario Panayotis Psaroudakis, nominato dalla Procura, sottolinea alcune mancanze a livello di sicurezza. La nuova consulenza, quella che verrà affidata nei primi dieci giorni di ottobre, sarà quella dirimente. Nel frattempo il Comune ha rimosso la barriera di cemento. E riqualificato l’area.


 

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