Volterra, piscina verso il cambio di gestione. Ma il futuro dell’impianto è un rebus
A febbraio scade il contratto tra Palazzo dei Priori e Virtus Buonconvento. lI sindaco Santi: «L’ipotesi è proseguire fino a giugno e fare una nuova gara in vista della ripresa a settembre»
Volterra 8 febbraio, data cruciale per il futuro di una struttura importante per il mondo dello sport di Volterra. La gestione della piscina comunale da parte della società di Castelfiorentino, Virtus Buonconvento, terminerà il secondo giovedì del prossimo mese. Un contratto prorogato dopo lo stop imposto dalla pandemia al termine di un periodo difficile ma che è stato anche caratterizzato da lavori che hanno creato una vera e propria palestra a fianco della vasca dove nuotare. Ora siamo vicini alle proverbiali porte coi sassi e sono in corso gli incontri per trovare una soluzione a quella che potrebbe essere una brusca interruzione dell’attività. «Ci stiamo incontrando coi gestori – dice il sindaco Giacomo Santi – per vedere se ci sono le condizioni affinché possano arrivare a fine maggio o al termine di giugno. Ipotesi che, per ora, non è stata scartata dalla Virtus Buonconvento».
L’idea di Palazzo dei Priori è quella di guadagnare tempo ed evitare di chiudere la piscina a febbraio, impostando poi la gara per il passaggio di gestione che avverrebbe a settembre, dopo il classico stop nei mesi estivi. «Quella sarebbe la soluzione ideale – riprende Giacomo Santi – per una struttura che è anche oggetto di studio per renderla più efficiente dal punto di vista energetico. I costi per il riscaldamento dell’acqua, infatti, sono molto alti rispetto al numero degli utenti».
A dicembre, infatti, l’amministrazione comunale di Volterra ha affidato l’incarico a un professionista per il progetto di efficientamento energetico in un contesto che necessità di centinaia di migliaia di euro all’anno per la spesa di gestione. L’obiettivo è, ovviamente, ridurre questi costi facendo un progetto per poi andare a cercare finanziamenti che permettano di realizzare un intervento fondamentale per il futuro dell’impianto sportivo. I numeri di chi frequenta abitualmente la piscina non sono, infatti, disponibili. Ma da quel che emerge sono bassi. Troppo bassi per rendere la struttura sostenibile dal punto di vista economico. Va molto meglio la palestra. Ma, evidentemente, non basta. Occorrerebbero molti più ingressi all’anno per mitigare i costi. E questo è un problema che non può essere ignorato, anche in chiave futura.
Perché, ammesso che l’attuale gestione prolunghi fino al periodo alle porte con l’estate, ci sarà poi da vedere chi si presenterà per ottenere la gestione da settembre. In passato ci sono stati interessamenti. Ma dalla pandemia in poi, sono molte le piscine comunali che hanno sofferto le pene dell’inferno. Molte hanno chiuso i battenti. Altre sono sopravvissute nonostante le difficoltà, trovando poi un equilibrio tra costi e clienti. Tutte situazioni, queste ultime, dove il bacino d’utenza è numeroso. Mentre quelle che non sono riuscite a rimanere in piedi, nella maggior parte dei casi, sono impianti in territori dove la popolazione ha una bassa densità.
E questo sembra proprio il caso di Volterra dove lo spopolamento sta gravando su tanti ambiti. Non ultimo quello della sostenibilità d’impianti sportivi onerosi come la piscina comunale a cui serve una soluzione in tempi piuttosto brevi per evitare la drastica soluzione della chiusura anticipata. l