Pontedera, tentano il furto poi folle fuga
Due ladri in azione agli stabilimenti Piaggio stavano portando via dei catalizzatori. Poi il tentativo di scappare a bordo di un furgone, tra rotonde contromano e scontri
PONTEDERA. Rubare un catalizzatore significa avere in mano, pressapoco, del denaro contante. Contengono sostanze che al grammo si vendono a oltre 100 euro. E dunque trovare un deposito, per un ladro, è l’equivalente di avere a disposizione un bancomat e potere attingere liberamente a una bella riserva di contanti. Sempre che tutto vada bene e non capiti, come la scorsa notte a Pontedera, che la vigilanza e i carabinieri non intervengano con tempestività bloccando il prelievo che i ladri stavano facendo alla Piaggio.
Inseguimento pericoloso, fuga e grandi rischi per chi si è trovato in strada nella notte tra venerdì e sabato nella zona degli stabilimenti. Due ladri, colti in flagrante dalla vigilanza, hanno cercato di fuggire ai carabinieri che si erano appostati per fermarli fuori dalla Piaggio. E nel rocambolesco tentativo di seminare le pattuglie, hanno finito la loro corsa contro un palo.
Uno di loro è stato arrestato, un 36enne di origine rumene con un elenco di precedenti sufficiente a riempire diverse pagine. L’altro, al momento sconosciuto, è ancora in fuga. È stata diramata una nota di ricerche estesa sul territorio e i carabinieri sono sulle sue tracce. La sicurezza ha visto i due personaggi aggirarsi nello stabilimento mentre si davano alla collezione di pezzi da portare via. Perlopiù catalizzatori che, come si vedrà, non sono riusciti a portare fuori dallo stabilimento Piaggio.
Appena notati gli intrusi, gli agenti hanno avvertito il 112 e la centrale operativa della compagnia carabinieri inviava immediatamente sul posto i militari dell’aliquota radiomobile e della stazione di Navacchio.
I carabinieri hanno atteso, appostandosi fuori per prenderli con le mani nel sacco. Ma evidentemente qualcosa ha fatto suonare un campanello d’allarme nei due, che hanno cominciato a muoversi con circospezione per poi organizzarsi per una fuga senza bottino. Hanno infatti lasciato tutto indietro.
Alla vista dei militari, i due sono saliti sul loro furgone, forzando l’alt e dandosi alla fuga disperata. È iniziato così un breve inseguimento nell’area industriale circostante, durante il quale il furgone ha percorso vie e rotatorie contromano, invadendo anche marciapiedi e banchine ai margini della strada, mettendo in serio pericolo l’incolumità dei passanti e provando anche a speronare l’auto dei carabinieri. Il conducente ha perso il controllo del mezzo, finendo su un palo. La fuga è continuata a piedi ma uno di loro è stato raggiunto e arrestato. Sulle tracce dell’altro si muovono gli investigatori.
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