Teatro, il nuovo cda guidato da Tognocchi: «Ecco il nostro piano di rilancio»
600mila euro di rosso, la Regione vuole il rientro. Chi partecipa al nuovo corso della struttura
CASCINA. Pierpaolo Tognocchi presidente, Anna Stella Giannelli vice e Francesco Pozzi consigliere. Un amministratore pubblico e un politico di lungo corso ma anche un professionista da tempo impegnato nell'organizzazione di spettacoli ed eventi. Una donna di teatro che conosce bene la realtà cascinese per avervi lavorato come braccio destro dell'ex direttrice artistica Donatella Diamanti dal 2013 al 2016. E un funzionario amministrativo (a riposo) della Scuola Normale, figura nota anche a Pisa in quanto presidente del Comitato cittadino del quartiere di Santa Maria.
È il nuovo consiglio d'amministrazione della Fondazione Sipario Toscana, il soggetto pubblico che gestisce la Città del Teatro di Cascina. «Con queste nomine spero che vadano definitivamente in archivio le polemiche politiche e partitiche e si pensi esclusivamente al bene di un presidio culturale fondamentale per il tessuto sociale cascinese» ha detto il sindaco Michelangelo Betti, presentando il nuovo cda, con evidente riferimento alle fibrillazioni e i botta e risposta fra maggioranza e opposizione successivi alle dimissioni in blocco del precedente consiglio presieduto da Riccardo Cateni.
Sono bastati meno di quaranta giorni all'amministrazione comunale cascinese per rinnovare completamente il vertice della Fondazione. «Abbiamo pubblicato l'avviso di selezione all'inizio di agosto: in due settimane sono arrivati dodici curriculum, tutti di alto profilo fra i quali abbiamo scelto i nuovi componenti del Cda che da stamani (ieri ndr) si è insediato ufficialmente» ha spiegato il sindaco Betti riepilogando i passaggi di un iter molto rapido. Certo, anche per mettere a tacere le polemiche, ma soprattutto perché la situazione debitoria della Città del Teatro impone di fare presto. Lo sa bene il nuovo presidente Tognocchi: «Per tutti gli ultimi tre anni c'è stata un erosione del patrimonio superiore ai 600mila euro l'anno, cosa che ovviamente ha attirato le attenzioni della Regione regionale che ha chiesto chiarimenti». Soprattutto c'è un piano di rientro da far quagliare per non rischiare di perdere il contributo regionale: uno, è già stato inviato dal Comune alla Regione nelle settimane scorse, che lo ha studiato e ha chiesto approfondimenti. È la priorità di lavoro del nuovo consiglio d'amministrazione già dai prossimi giorni: «Ci impegniamo a presentare, al massimo entro un mese, un piano di rilancio del teatro dettagliato e completo almeno all'80%» spiegano Tognocchi, Giannelli e Pozzi. Consapevoli delle difficoltà ma anche delle opportunità e delle risorse a disposizione: «Ogni anno riceviamo circa 900mila euro di finanziamenti pubblici fra fondo unico per lo spettacolo e contributi di Regione e Comune, non poco – continua il nuovo presidente». Di sicuro c'è che la stagione teatrale alle porte non ne risentirà: «Non è tagliando sulla qualità che si risanano i teatri – assicura Gianelli-. Anzi, l'obiettivo è aumentarla per portare sempre più spettatori e aumentare i ricavi».