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Ipogei, fonte e lavatoi: un tesoro riscoperto grazie ai lavori da 150.000 euro

Alessandro Bientinesi
Ipogei, fonte e lavatoi: un tesoro riscoperto grazie ai lavori da 150.000 euro

Conclusi gli interventi finanziati da Gal Etruria e Comune. Bini: «Il museo itinerante sarà prezioso per la ripartenza»

06 dicembre 2020
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TERRICCIOLA. Il corso della storia ha modificato più volte la loro funzione. Tombe etrusche, poi riadattate a usi agro-vinicoli. Ora gli ipogei di Terricciola sono pronti per diventare un vero e proprio museo a cielo aperto. L’investimento che l’amministrazione ha messo in campo sfiora i 150mila euro complessivi. Di questi 120mila sono stati finanziati dal Gal Etruria.

«Il primo intervento si era concluso lo scorso anno e riguardava l’ipogeo del Belvedere – spiega il sindaco di Terricciola Mirko Bini –. Un investimento affrontato tutto dalle casse comunali e che ha richiesto in finanziamento di 18mila euro». L’intervento più importante, frutto di due anni di progettazione e lavori, ha interessato, invece, l’ipogeo della Fonte. Anche qui il Comune di Terricciola ha messo a bilancio 18mila euro, ma il grosso dell’intervento, altri 120mila euro, sono arrivati da Gal-Etruria. «Ringraziamo la società consortile per aver permesso di portare a termine un intervento che sarà importantissimo al momento della ripartenza post-Covid – dice ancora Bini –. Abbiamo predisposto una bella illuminazione, nuove cancellate e rifatto tutto il percorso. Dagli ipogei fino alla vecchia fonte, recuperando anche i vecchi lavatoi».

Un lavoro che, nella notte di Halloween, aveva subito un danneggiamento. Nella parte dell’ipogeo del Belvedere, infatti, nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, fu individuato dalle telecamere di sicurezza un uomo che tra le 23 e l’una di notte, aveva danneggiato dei pannelli informativi. Facendo arrabbiare, e non poco, il sindaco. «Perché devo ridurmi a fare il sindaco “sceriffo” che scarica i video e controlla chi spacca e cerca di bruciare un pannello informativo? – aveva scritto su Facebook Mirko Bini –. Perché in un momento così difficile dobbiamo usare tempo e risorse per azioni così stupide?». Nei giorni successivi iniziò l’installazione di 19 telecamere per il controllo di tutto il territorio comunale, anche per individuare chi, provenendo da altri Comuni, scaricava illegalmente i rifiuti a Terricciola.

Ora, però, l’amministrazione si gode la conclusione dei lavori. «Pronto anche il museo itinerante che prevede l’installazione di pannelli informativi dotati di Qr code che si collegheranno a una app del Comune di Terricciola per avere tutte le informazioni sulla storia degli ipogei – spiega Bini –. Non solo, dalla app, praticamente pronta e che sarà lanciata a brevissimo, si farà riferimento anche ai punti di interesse, oltre a negozi, cantine e percorsi turistici». Nei giorni scorsi, poi, al sindaco erano arrivate le voci, che in realtà erano post sui profili Facebook, di un non apprezzamento per i lavori. Almeno un non riconoscimento verso i volontari che gli ipogei avevano iniziato a ripulirli e provare a recuperarli dal degrado ormai molti anni fa. «Ogni persona può avere la sua idea su questo intervento, io penso sia ben fatto e la sua bellezza è evidente – conclude Mirko Bini –. Un percorso durato 2 anni e per il quale ringrazio l’architetto Matteo Ferrini, Andrea Giubbolini che ha lavorato alla parte grafica e ad Adriano Bassi del nostro ufficio tecnico. Le critiche non capisco da dove possano arrivare, sinceramente non le comprendo e le vedo come strumentali. Noi, però, andiamo avanti, sperando nel 2021 di poter organizzare un evento speciale per l’inaugurazione ufficiale». —


 

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