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Iscritti al Carducci in calo, ma il liceo classico è salvo

Nilo Di Modica
Iscritti al Carducci in calo, ma il liceo classico è salvo

Diminuzione fisiologica dovuta al minor numero di diplomati  alle scuole medie. E la preside apre all’idea del convitto promossa dal Niccolini

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VOLTERRA. Calano gli studenti in Valdicecina, ma nel complesso tiene il quadro dei licei. Passata la fase degli open day ed il mese di gennaio, tradizionalmente dedicato alle iscrizioni, anche all’istituto Carducci si fa la consueta conta delle iscrizioni. Il numero delle matricole che hanno scommesso sui quattro indirizzi (classico, scientifico, scienze umane e artistico) per il prossimo anno è complessivamente in lieve calo, ma non come ci si poteva aspettare guardando ai dati degli studenti, in calo, in uscita dalle scuole medie.

Sono 103 in tutto gli iscritti per l’anno prossimo, una ventina in meno dell’anno precedente. Sostanziale tenuta di scienze umane, indirizzo che conferma i 28 iscritti dello scorso anno, oltre che di un rinnovato appeal del prestigioso ex istituto statale d’arte, oggi liceo artistico, che dopo il lieve calo dell’anno scorso torna a richiamare studenti dai comuni più lontani, risultando attrattivo anche per ragazzi delle province di Livorno e Siena, con 32 nuovi iscritti.

Numeri più modesti per lo scientifico, che quest’anno si ferma a 27 iscritti, oltre che per il liceo classico, scelto quest’anno da 16 ragazze e ragazzi. «Un buon risultato per un indirizzo che l’anno scorso aveva vissuto un boom delle iscrizioni, ma che in passato aveva sofferto non poco – commenta l’assessora con delega all’istruzione Viola Luti – Non sono in possesso del dato ufficiale sulle richieste delle borse di studio, ma credo che il provvedimento dei quattro aiuti economici messi a disposizione dal Comune per chi si iscriveva al classico hanno avuto effetto positivo sulle scelte dei ragazzi e delle loro famiglie». Un calo “fisiologico” quello degli iscritti nel complesso, frutto però di andamenti che non riguardano solo le superiori. «Nell’anno scolastico 2019/2020 a Volterra ci sono tre classi terze alle scuole medie rispetto alle quattro dell’anno precedente», precisa Luti.

Buone speranze per l’assetto generale delle classi, che al netto dei vari indici presi in considerazione dal Provveditorato, potrebbero rimanere invariate rispetto a quest’anno. «Considerando gli studenti in uscita dalle scuole medie abbiamo tenuto» spiega la dirigente scolastica Nadia Tani, impegnata in questi anni ad allargare lo spettro dei progetti di collaborazione fra scuola ed enti (museo Guarnacci, ma non solo) per attrarre ragazzi da fuori provincia.

Prospettive che si incrociano anche con la nascita del nuovo convitto per studenti promosso dall’istituto Niccolini, per accogliere ragazzi provenienti da fuori zona per offrire loro la possibilità di studiare e vivere in città. «Se dovessero accordare alla città un convitto sarebbe indubbiamente una marcia in più per tutti – continua Tani – La struttura dovrà essere agganciata ad una scuola specifica, quella che l’ha promossa, ma in nome dell’ottima collaborazione che da sempre unisce gli istituti del comune credo riusciremmo a farla diventare un’opportunità per tutti». —

Nilo Di Modica

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