Addio a Paola Benelli una delle anime di Santa Maria a Monte
Storica commerciante, era una instancabile organizzatrice di feste e iniziative per la valorizzazione del paese
SANTA MARIA A MONTE. Se n'è andata all'improvviso, lasciando un vuoto in quel paese che l'aveva accolta e al quale aveva dedicato gran parte del suo tempo libero, per una vita intera. A soli 55 anni è venuta a mancare Paola Benelli, storica commerciante del paese. C'era lei a sistemare la calza dei record per l'Epifania e ancora lei tra gli stand della Sagra della Patata Fritta o nella contrada Centro Storico del Palio de' Ciui. A lungo guida dell'associazione dei commercianti del centro storico di Santa Maria a Monte, Benelli c'era, fucina di idee e pilastro delle attività volte per valorizzare, animare e colorare la “chiocciola” del paese. Insieme al marito Andrea Guelfi aveva avuto tenuto per molti anni il bar tabacchi affacciato su Piazza della Vittoria, di fronte al monumento. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nella piccola comunità del centro storico santamariammontese dove, inutile a dirsi, si conoscono un po' tutti.
«Sei sempre stata altruista, forse anche troppo, dando quel che potevi a chi chiedeva un aiuto o una mano – la ricorda il marito Andrea – Ti sei gettata anima e corpo in questo paese, diventandone parte, con una casa che diventava ancor più caotica a seconda delle feste di cui facevamo parte. Si sapeva che sarebbe andata a finire così, però, non si sapeva quando sperando sempre che fosse il più tardi possibile. Hai dato tutto quel che hai potuto e ti ho lasciato fare per vederti felice».
Da oltre quattro anni Paola combatteva con la malattia. Una personalità che oggi viene celebrata dalle parole commosse di tanti amici, commercianti e semplici cittadini coinvolti nelle tante manifestazioni del paese. Ne viene fuori l'immagine di una donna forte e generosa, che si era fatta voler bene da quella comunità nella quale si era inserita in occasione del matrimonio, lei, che era originaria del pratese. «Per spiegare chi fosse Paola per noi non basterebbero tutte le parole del mondo, ma stasera le parole non vogliono uscire, restano in gola strette in un nodo – scrive in un ricordo commosso Lamberto Spinelli, una delle anime della Sagra della Patata Fritta, sul suo profilo Facebook – Che vuoto che lasci! Siamo un bel gruppo, ma adesso siamo un gruppo monco perché manca di un pezzo fondamentale. Un po' come se ad un treppiedi togliessero mezza gamba, dondolerebbe, così noi. Cara Paola, non ti abbiamo mai ringraziato per tutto l'impegno, l'amore, la dedizione e la pazienza che hai messo nello star dietro alle nostre mille idee malsane, alle nostre litigate in cui prontamente facevi da pacificatrice, nel continuo e costante lavoro di collante fra giovani e meno giovani. Cara Paola, ti scrivo a nome di tutto il consiglio della Sagra, di tutto il comitato, di tutti i ragazzi... avrei ancora un'infinità di cose da dire, ma perdonami, stasera sono i silenzi, le lacrime e i dolci ricordi ad avere la meglio. Ovunque tu sia e ovunque tu vada ricordati di noi, come noi ci ricorderemo di te. Un abbraccio».
La salma, esposta nella chiesetta della Madonna delle Grazie, affacciata sulla piazza a pochi metri dal suo storico negozio, sarà portata nella chiesa Collegiata oggi pomeriggio alle ore 15 per l'ultimo viaggio. Lascia, oltre al marito Andrea, anche il figlio, la sorella ed i nipoti.
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