Abetone e una pratica pericolosa: «Gli sci alpinisti in pista durante la manutenzione serale»
L’appello degli impiantisti: basta scendere dopo l’orario di chiusura
ABETONE. Numerosi sci alpinisti trovati a praticare questo sport quando le piste della Val di Luce e dell'Abetone sono chiuse e i gattisti stanno facendo manutenzione alle piste. Una situazione di grande pericolo e scatta l'appello da parte di Andrea Formento, direttore della Val di Luce e Giampiero Danti, referente della Saf, affinché questa pratica venga cessata.
I rischi a cui vanno incontro gli sciatori sono davvero troppo elevati. Formento si rende disponibile a trovare una soluzione affinché gli appassionatati di questo tipo di sport possano praticarlo in sicurezza. Ma a queste condizioni no. «In queste sere i nostri gattisti ci informano della presenza costante di sci alpinisti che praticano tale attività durante le ore in cui le piste sono chiuse e vengono svolte le operazioni di manutenzione, anche con l’utilizzo di macchine dotate di verricello e quindi con il cavo che viene attaccato agli appositi sostegni e che poi è presente lungo le piste. Da parte nostra stiamo cercando di trovare delle soluzioni per far sciare durante il giorno con la creazione di appositi percorsi di risalita al di fuori delle piste da sci ma con il possibile utilizzo delle stesse per la discesa. Vi dedichiamo la serata del sabato sulla pista che più facilmente può essere utilizzata in orari prestabiliti dopo la chiusura delle piste. Cerchiamo quindi di trovare soluzioni di convivenza e di rispetto».
Se da una parte c'è tanta disponibilità, dall'altra c'è il monito di terminare questa pratica serale in presenza dei gatti delle nevi. «L’effettuare tale pratica durante lo svolgimento delle operazioni di battitura delle piste rappresenta un rischio troppo alto e quindi dobbiamo sensibilizzarvi fortemente affinché tale attività non sia svolta in tali orari, oltretutto non rispettando le norme di legge che prevedono di non percorrere le piste dopo la loro chiusura. Ma anche – prosegue Andrea Formento – per buon senso e rispetto del lavoro dei nostri operatori. Il rischio sono infortuni anche gravissimi con conseguenze sanitarie, morali, civili e infine penali per tutti i soggetti coinvolti di cui oggi non possiamo conoscere la portata. Non è più possibile non mettere in evidenza queste problematiche a causa di quanto potrebbe succedere e delle conseguenze che ne deriverebbero per tutti che non vogliamo nemmeno immaginare».
A confermare che gli sci alpinisti hanno questa abitudine, è Giampiero Danti, sul versante abetonese. «Anche sulle nostre piste si trovano in serata gli amanti di questo sport – afferma – ed è molto pericoloso quando poi in movimento ci sono i gatti che utilizzano i verricelli. Magari sono a piccoli gruppi ma ce ne sarà anche una trentina. I rischi di farsi male sono troppo elevati e l'appello è quello di cessare questa pratica notturna. Inoltre quando battiamo le piste la neve rimane fresca e quando loro scendono lasciando con gli sci dei solchi. Durante la notte la neve si indurisce e quelle strisciate si rivedono di giorno e danno noia agli sciatori».
Nessuno critica questo tipo di sport. «Nel frattempo cercheremo di trovare ulteriori soluzioni che possano dare risposte positive anche a voi sci alpinisti – conclude Formento – ritenendo che anche questa attività sia importante nel ventaglio dell’offerta e che sia necessario trovare, quindi, delle soluzioni di convivenza e di rispetto delle reciproche peculiarità e necessità».
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