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Pistoia, addio a Giacomo Capecchi: dolore a Bottegone per la scomparsa del volontario

di Stefano Baccelli

	Giacomo Capecchi con la sciarpa della Juventus al collo
Giacomo Capecchi con la sciarpa della Juventus al collo

Dalla squadra di ciclismo alla presidenza della Casa del popolo. Impegnato anche in politica era stato presidente della locale circoscrizione: aveva 68 anni

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PISTOIA. La comunità di Bottegone è profondamente scossa per la scomparsa di Giacomo Capecchi, che, a 68 anni, si è arreso a un male che combatteva da tempo. Si è spento all’hospice di Spicchio nel giorno dell’Epifania. Il funerale si è svolto oggi nella chiesa di San Sebastiano, per l’occasione gremita di persone.

«La comunità di Bottegone perde un uomo generoso e buono – commenta il presidente della locale Casa del Popolo Matteo Giusti, che da Capecchi, 12 anni, fa raccolse il testimone – È stato l’anima della nostra comunità per molti anni attraverso un’instancabile attività nel volontariato. Era molto amico anche del mio babbo e insieme a lui, Sandrino Fedi e altri ha operato per tanti anni nel Gs Bottegone, la squadra di ciclismo che avuto Francesco Moser tra le sue file. “Giacomone”, come tutti lo chiamavano, essendo grande e grosso – aggiunge Giusti – amava molto lo sport. Qui a Bottegone si è molto speso per la squadra di basket e in altre attività sportive».

Giacomo Capecchi era impegnato anche in politica: dal Pci al Pd, aveva seguito tutte le evoluzioni del maggiore partito della sinistra. È stato pure presidente della Circoscrizione di Bottegone.

Così il circolo lo ricorda sui social: «È venuto a mancare Giacomo “Giacomone” Capecchi, che fu presidente della nostra Casa del Popolo, storico volontario e profondo appassionato di sport, che ha contribuito a portare in alto nel quartiere di Bottegone. Ci uniamo alle condoglianze e mandiamo un abbraccio alla famiglia e agli amici».

Capecchi non era sposato e lascia un fratello. Negli ultimi anni, dopo il Covid e complice la malattia si era un po’ allontanato dal volontariato dedicandosi più assiduamente a una passione particolare, quella “bianconera”. Tifosissimo della Juventus, partecipava agli incontri del Juventus club Doc Pistoia, che si svolgevano al Circolo di Masiano. L’associazione dei tifosi della Vecchia Signora è stata la prima rendere di pubblico dominio la notizia della sua morte, postando anche alcune sue foto con al collo una inequivocabile sciarpa bianconera: «Purtroppo – si legge su Facebook – dobbiamo scrivere che Giacomo Capecchi, un nostro caro amico e compagno di tante battaglie, ci ha lasciati. Ciao Giacomo sarai ancora con noi. Porgiamo alla famiglia le più sentite condoglianze».

In pensione da qualche tempo, Capecchi aveva lavorato per tantissimi anni come contabile in un’industria di materie plastiche nei pressi di Spazzavento. Se ne va in punta di piedi, un po’ nel suo stile.

«Era una persona riservata. Non gli interessava che si sapesse quello che faceva per la comunità ma desiderava solo portare a casa dei risultati» rivela un amico. Nella sua militanza metteva sempre la comunità prima di se stesso, contribuendo alla crescita della frazione di Bottegone in identità di paese, rifiutando la condizione di periferia in cui rischiava di essere confinata. Non essendosi mai sposato, Bottegone era per lui una seconda famiglia. L’affetto della gente che ha voluto porgergli nell’intimità della chiesa di San Sebastiano è stato il ringraziamento più vero e significativo che potesse ricevere.

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