Il Tirreno

Pistoia

Economia

Il tempio del cioccolato in provincia di Pistoia rilevato dal gruppo Nannini

di Lorenzo Carducci
Il tempio del cioccolato in provincia di Pistoia rilevato dal gruppo Nannini

La società senese, con 250 dipendenti, fa capo al magnate kazako Bidilo

3 MINUTI DI LETTURA





QUARRATA. La rinomata fabbrica del cioccolato “La Molina" di Quarrata, battezzata da alcuni tempio del cioccolato, è stata acquisita dal gruppo Nannini di Siena: un’autentica potenza nell’ambito della pasticceria e della torrefazione, che fa capo al magnate kazako Igor Bidilo, con circa 250 dipendenti e un fatturato di oltre 20 milioni di euro.

La trattativa

Pur in assenza di annunci ufficiali, diverse fonti lo danno per certo. Intavolata quest’estate, la trattativa si è recentemente conclusa. La Molina è tra le aziende di riferimento per la lavorazione artigianale del cioccolato di alta qualità e conta intorno alla ventina di dipendenti e un fatturato superiore a un milione e mezzo di euro. Da 12 anni il laboratorio si trova a Quarrata, in via Bologna (nell’edificio pentagonale degli anni Settanta, nemmeno a farlo di proposito a forma di pralina) ma la storia di quest’eccellenza risale al 2000. A fondarla i fratelli Riccardo e Massimiliano Lunardi, maestri cioccolatai, eredi di una famiglia che ha fatto della qualità nel settore dolciario e gastronomico una missione e tuttora gestori di due botteghe gourmet a Quarrata e Pistoia.

La storia

Il nome La Molina è un omaggio alla cioccolataia personale di Maria Teresa d’Austria, moglie del Re Sole Luigi XIV, così chiamata dal “molinillo” cioè lo strumento con cui preparava la cioccolata in tazza. Nacque così il logo “cammeo”, il profilo di una popolana ma dal tratto aristocratico, un po’ Carmen di Bizet, dal momento che le sue origini erano spagnole.

A rendere celebri e richiestissime in tutto il mondo le prelibatezze create a Quarrata ha contribuito e non poco l’inconfondibile stile di confezionamento dell’artista e designer toscano Riccardo Fattori. E insieme con il logo nasce anche “Con gli occhi e con la bocca”, il motto che da allora accompagna i prodotti de La Molina, belli da vedere, buoni da mangiare. Nel 2010 l’arrivo della manager pratese Elisabetta Cafissi, che ha lasciato l’azienda di famiglia nel settore tessile per condurre la cioccolateria fino ad oggi, con l’uscita nel frattempo dei fratelli Lunardi. Investimenti e qualità hanno permesso a La Molina di conquistare il mercato estero e in particolare quello arabo, con l’apertura di alcuni negozi tra Dubai (Emirati Arabi Uniti), Arabia Saudita, Kuwait e Qatar, oltre ai punti di vendita all’interno di grandi centri commerciali di Londra. La Molina ha collaborato anche con marchi di lusso dell’alta moda come Gucci e Ferragamo, ad esempio per l’abbinamento di praline ai profumi.

Prelibatezze

Tavolette, cretti, cioccolatini, creme spalmabili, uova di Pasqua e chi più ne ha più ne metta, saranno adesso di proprietà del gruppo Nannini, che però saggiamente conserverà intatto il marchio quarratino, garanzia di riconoscibilità e successo. Al brand centenario della città del palio, famoso per i dolci tipici senesi e toscani, per il caffè e per il gelato, mancava soltanto il cioccolato, per completare il quadro dei peccati di gola zuccherini. Con quest’operazione Nannini punta ad espandersi e radicarsi nel mercato internazionale anche nell’ambito del cioccolato. Da capire se prossimamente questo comporterà dei cambiamenti, ed eventualmente di che tipo, per il laboratorio La Molina di Quarrata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Salute

Polmoniti e malattie respiratorie, la Toscana tra le più colpite: come riconoscerla e come curarsi