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Caso autovelox a Pistoia, via alla causa civile e all’esposto in procura: i motivi e gli scenari

L'autovelox
L'autovelox

Nel mirino sono finiti anche i punti decurtati dalle patenti di guida: a qualcuno sono stati notificati svariati verbali

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PISTOIA. Un’azione civile collettiva, per chiedere il rimborso di quanto pagato, e un esposto alla procura di Pistoia per verificare se la vicenda dell’autovelox sulla Montalese abbia o meno risvolti penali. Queste sono le novità emerse dall’assemblea pubblica di martedì sera nel salone “Antares” dell’Arci di Montale, organizzata dall’Auser di Montale, con la collaborazione del circolo. Qua si erano dati appuntamento molti delle migliaia di automobilisti che sono stati sanzionati perché sono transitati a più di 40 chilometri orari davanti all’autovelox di Pontenuovo, attualmente rimosso da dove era stato collocato.

A proporre queste due strategie, è stato Marco Migliorati, vice presidente regionale della Confconsumatori, che chiaramente ha specificato che la sua associazione è disponibile a fornire tutta l’assistenza legale necessaria solo a coloro che vorranno iscriversi. «Da quanto è emerso dalle varie testimonianze – dice Marco Migliorati – è assai evidente che esistono i margini per muoverci sia in sede civile che in quella penale. A nostro parere infatti il Comune di Pistoia ha continuato a servirsi dell’autovelox anche quando era chiaro che non sarebbe stata trovata l’ordinanza che disponeva l’istituzione del limite (risalente a prima del 2012, nda). I nostri legali sono quindi pronti a mettersi a disposizione per questa battaglia ma, per far questo, occorre che chi vuol avvalersi della nostra consulenza proceda prima con l’iscrizione».

Per facilitare il contatto con chi è interessato a far conoscere alla Confconsumatori la sua situazione, è stato creato un apposito indirizzo di posta elettronica, dove gli automobilisti che sono incorsi nella falcidia dell’autovelox incriminato possono inviare i loro verbali con la ricevuta di pagamento, se sono stati già conciliati, oppure i soli verbali di contestazione se ancora non si è proceduto al saldo. «Questo recapito di posta elettronica – precisa Migliorati – è un ulteriore strumento che mettiamo a disposizione di chi intende avvalersi del nostro aiuto. Siamo certi che, in pochi giorni, avremo un quadro della situazione ancora più esaustivo, visto che, per il momento, non tutti gli automobilisti sanzionati si sono fatti avanti».

A complicare ancor più la situazione è l’inevitabile decurtazione di punti sulla patente che le multe hanno provocato agli automobilisti. «Molte delle persone presenti all’assemblea – ha concluso il vice presidente regionale – hanno ricevuto molti verbali e non uno soltanto. Chi magari aveva, per vari motivi, pochi punti a disposizione, si trova a desso a rischiare conseguenze pesanti per la sua mobilità».

Che questa vicenda abbia talmente tanti risvolti da dover essere affrontata da soggetti che hanno una competenza adeguata è l’opinione di Franco Pessutti, presidente dell’Auser di Montale. «La nostra associazione ha dato ascolto a questo immenso problema che molti dei nostri associati si erano trovati ad affrontare – spiega – L’Auser però si occupa del benessere delle persone un po’ avanti con gli anni e non ha gli strumenti per districare una simile matassa. Per questo abbiamo organizzato questi incontri, a cui hanno partecipato esperti come l’ex comandante dei vigili di Montale Cataldo Lo Iacono e, questa volta, la Confconsumatori».

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