Pistoia, riceve una bolletta con un importo choc: niente equivoco, ma un caso mai da sottovalutare
Rilevato un maxi consumo di acqua, la figlia del pensionato spiega cosa è successo e ora spera nella “clemenza” di Publiacqua
PISTOIA. Quando Marcello Mati, un tranquillo pensionato di 83 anni, ha aperto la bolletta di Publiacqua ha pensato subito a uno scherzo, seppur di pessimo gusto.
L'importo da pagare era infatti di ben 10.936 euro e 79 centesimi che, come di consueto, sarebbe stato regolato con addebito sul suo conto corrente bancario. Una somma stratosferica per un signore della sua età che, dal momento della morte di sua moglie, vive da solo in una villetta a schiera di via padre Antonelli, a Candeglia. Da una rapida verifica tuttavia è emerso che non si trattava di uno scherzo bensì di una perdita occulta che, verificatasi in una parte del sottoscala della sua abitazione, ha fatto sì che in poche settimane il consumo d'acqua lievitasse a livelli esponenziali. Trattandosi di una bolletta superiore ai 10 mila euro, la banca non ha provveduto al pagamento in attesa di essere autorizzata dal cliente. «Sicuramente si tratterà di un equivoco», ha pensato in un primo momento il pensionato.
Ad avvertirlo che invece era tutto vero e che Publiacqua aveva realmente rimesso un simile conto, ha provveduto sua figlia. «A mio padre – dice Stefania Mati, impiegata comunale – per poco non veniva un colpo, tanto grande è stata l'emozione. Immediatamente è corso a prendere le altre fatture pagate nei mesi precedenti per mostrarmi che mai si era verificata una situazione del genere». In effetti, la fattura dell'8 gennaio del 2024, per i consumi relativi dal 6/10/2023 all'8/1/2024, riportava un pagamento di 63 euro e 45 centesimi. La fatturazione successiva, del 5 aprile 2024, con consumi relativi dal 9/1/2024 al 5/4/2024, riportava addirittura un importo a credito di 4 euro. «Un po' più salata – prosegue la figlia – è stata invece la bolletta del 6/7/2024, che includeva i consumi dal 6/4/2024 fino alla data di fatturazione. L'importo da versare è stato infatti di 253 euro e 42 centesimi».
Di questa impennata nei consumi, il signor Mati non si è curato tuttavia più di tanto. «La bolletta – prosegue la figlia – era riferita ai mesi estivi quando mio padre passa gran parte del suo tempo libero nell'orto dietro casa e per questo nessuno dei due ha poi dato peso alla cosa». L'arrivo della fattura folle di novembre ha invece avuto l'effetto di una bomba, come riconosce affranta la figlia. «Immediatamente ci siamo rivolti a Publiacqua, che ha intuito quanto poteva essere accaduto. Dietro loro consiglio, mio padre ha sottoscritto una "contestazione di addebito di fattura per perdita d'acqua non rilevata", che può mitigare in parte i pesanti effetti economici di questa situazione. Mio padre è un pensionato del settore pubblico che vive in affitto in quella villetta. Per lui quella somma è una montagna difficile da scalare e mi auguro che l'azienda tenga in debito conto che la perdita è avvenuta non per un comportamento negligente bensì per motivi indipendenti dalla sua volontà».
Ad avvalorare la tesi di Stefania Mati, contribuirà la probabile individuazione di un'altra perdita d'acqua a quanto pare presente non nell'impianto idraulico della casa bensì, all'esterno. «Ancora non abbiamo chiesto una verifica nello spazio di pertinenza pubblica – conclude – ma evidentemente si tratta di tubature vecchie e usurate che, alla fin fine, provocano questa situazione. Ci auguriamo che Publiacqua tenga presente che un pensionato di 83 anni non può sobbarcarsi una simile spesa per consumi non effettuati».
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