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Omicidio di Alessio Cini, chi è il presunto assassino e le sue parole il giorno del delitto


	Daniele Maiorino la mattina del delitto
Daniele Maiorino la mattina del delitto

Piccolo imprenditore nel settore infissi, abita nello stesso edificio del cognato ucciso

19 gennaio 2024
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PISTOIA. Daniele Maiorino, 58 anni compiuti da due giorni, originario di Prato, aveva detto fin da subito di “avere dei sospetti” sull’omicidio di suo cognato Alessio Cini trovato semicarbonizzato di fronte alla loro abitazione a Ferruccia la mattina dell’8 gennaio scorso. Ora l’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela con la vittima e dall'aver agito con sevizie e crudeltà. Il decreto di fermo in carcere è stato eseguito dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Pistoia che hanno condotto le indagini dirette dal procuratore capo Coletta con il pubblico ministero Leonardo De Gaudio.

Chi è

Maiorino è un piccolo imprenditore nel settore infissi, abita con la sua famiglia al piano terra di un complesso in via Ponte dei Baldi, nel comune di Agliana a confine con Prato. Nell’edificio ci sono tre appartamenti. E al primo piano abitava, invece, Alessio Cini con sua figlia adolescente. Cini era separato dalla moglie che risiede a Pistoia.  

Le sue parole la mattina del delitto

Maiorino, interrogato già la mattina dell’8 gennaio poche ore dopo il ritrovamento del cadavere, aveva detto in un’intervista di fronte alla sua casa che Cini “non aveva nemici” che “non aveva problemi finanziari”. Che aveva “un’idea di quello che era accaduto” ma anche che “non poteva parlare perché ci sono le indagini in corso”.

Per il decreto di fermo sarebbero state decisive le intercettazioni ambientali. Sarebbero state registrate conversazioni che Maiorino teneva con sé stesso in auto in cui ricostruiva i momenti dell’aggressione a suo cognato.

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