All'Abetone è tornata la neve - Foto
Come annunciato dagli esperti di meteo, fiocchi bianchi hanno nuovamente ricoperto la Montagna Pistoiese. Sospiro di sollievo per gli operatori, anche se i centimetri non sono molti e non tutti gli impianti sono aperti. Intanto gli operatori chiedono il riconoscimento della calamità naturale per la neve mancata
ABETONE. Riecco la neve all'Abetone. Come previsto dagli esperti, nella notte di domenica 3 fiocchi bianchi hannno ricoperto la Montagna Pistoiese (webcam). Un piccolo sospiro di sollievo (la neve caduta, infatti, non è molta, si parla di pochi centimetri) per gli operatori della zona, visto che per gran parte del mese di dicembre si è dovuto ricorrere alla neve artificiale. "L'inverno sta tornando! Nei prossimi giorni - si legge sulla pagina Facebook Abetone multipass - sono attese altre nevicate. Intanto da oggi, grazie al grande lavoro di tutti gli operatori, sono aperte anche le piste Selletta e Seghi al Pulicchio".
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"Non è cambiato molto rispetto ai giorni scorsi - spiega il sindaco Giampiero Danti - perchè sono caduti pochi centimetri di neve. Però i turisti sono arrivati lo stesso. Le previsioni davano nevicate in arrivo e gli appassionati di sci ne hanno approfittato. Le previsioni dicono che dovrebbe nevicare anche nei prossimi giorni e noi lo speriamo, perch la situazione quest'anno veramente negativa, almeno fino ad oggi". Al momento sono in funzione solo alcuni impianti, tra cui Ovovia, Passo d'Annibale e Campo scuola Jolly in Val di Luce. Gli operatori sono per pronti ad aprirne altri se la neve dovesse arrivare da qui all'Epifania.
Neve anche nel Pratese ai 700 metri di Montepiano e ai 1100 di Poggio di Petto. Spruzzata sull'Amiata, come si può vedere dal tweet lanciato da Amiata Neve.
#amiata dalle prime ore della mattina #neve debole da sopra quota rifugi pic.twitter.com/zmNQT7rf3O
— AmiataNeve (@amiataneve) 3 Gennaio 2016
E non sono mancati i disagi per il traffico. In mattinata sulla SS 64 Porrettana, ad esempio, mezzi spargisale in azione tra Il Signorino e Corniolo. Neve anche sulla SS 62 della Cisa tra il Passo della Cisa e Fornovo di Taro. Sull'A1 nevischio tra Sasso Marconi e Barberino di Mugello
Intanto Federuni, la Federazione delle aziende della montagna, ha richiesto lo stato di calamità naturale chiedendo al presidente del Consiglio dei ministri e ai presidenti delle Regioni interessate un primo elenco di interventi che dovrebbero essere assunti dal governo e dagli enti locali per mitigare i danni inferti al già debole sistema economico del turismo bianco dalla mancanza di precipitazioni nevose. E’ stato volontariamente colto il momento della prima ondata di nevicate al fine di mettere ancora più in evidenza che non potranno essere queste deboli e tardive precipitazioni nevose a far recuperare al comparto economico della montagna italiana quanto perso fino ad oggi.
Le misure principali richieste sono queste: la sospensione dei pagamenti degli oneri fiscali e previdenziali, delle tasse comunali e dei canoni demaniali con successiva rateizzazione; rimodulazione dei mutui e dei contratti di leasing in corso di ammortamento per tutte le aziende colpite dallo stato di calamità naturale. L'attivazione degli ammortizzatori sociali per i dipendenti di tutte le aziende colpite dalla calamità naturale, il rifinanziamento per le aziende del settore funiviario finalizzato alla copertura di parte delle spese relative a miglioramenti tecnologici, revisioni speciali, revisioni generali e/o sostituzione delle funi. Infine, una redistribuzione dei giorni di vacanza scolastici per l’anno in corso e per il futuro, per favorire l’avvicinamento dei giovani agli sport invernali e alla montagna.