Il Tirreno

Pistoia

Il caso “Brucomela”

Il titolare della giostra: «Accuse ingiuste che fanno male»

Il titolare della giostra: «Accuse ingiuste che fanno male»

PISTOIA. «Amareggiato, deluso, colpito moralmente dopo tanti anni di onesto lavoro a Pistoia»: Dino Marzocchini, al parco della Rana da vent’anni col suo bruco mela, una delle giostre per bambini...

18 aprile 2014
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PISTOIA. «Amareggiato, deluso, colpito moralmente dopo tanti anni di onesto lavoro a Pistoia»: Dino Marzocchini, al parco della Rana da vent’anni col suo bruco mela, una delle giostre per bambini tra le più conosciute, non è rimasto indifferente alle parole di Federica Capetti, la mamma di una bimba di tre anni che ha scritto al sindaco contro le attrazioni a pagamento nei parchi pubblici. Il Tirreno ha pubblicato l’appello negli scorsi giorni.

Per la signora le giostre sarebbero dannose per i genitori, costretti a gestire i capricci dei figli che, vedendole, vorrebbero farci un giro, e a svuotarsi le tasche per accontentare la prole. Senza contare l’inquinamento acustico.

«Sono sempre stato attento ai prezzi – interviene adesso Marzocchini – tant’è che da 15 anni restano invariati (10 euro per dieci giri), e al sociale, visto che distribuiamo biglietti ai ragazzi con disabilità e alle famiglie in difficoltà. Spero, e credo, visti i clienti affezionati, che i cittadini pistoiesi non la pensino proprio come la signora. Sono però amareggiato per l’appello al sindaco. Invito questa mamma a venire da noi per un chiarimento». (b.f.)

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