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Brescia-Pisa, Inzaghi ci crede e punta su Meister: «È molto forte». La probabile formazione

di Andrea Chiavacci

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Nerazzurri al Rigamonti senza Lind. Il mister: «Davanti abbiamo tante altre frecce»

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PISA. Il Pisa torna in campo dopo 14 giorni e va a Brescia, fischio d’inizio ore 15 arbitro Luca Massimi di Termoli, per sfidare una squadra che nella storia le ha regalato diversi dispiaceri. Sarà anche una sfida tra tanti ex. A cominciare dagli allenatori. Da una parte Rolando Maran, due punti in sei partite a Pisa nel 2022-2023, dall’altra Filippo Inzaghi che tre anni fa venne esonerato a Brescia quando era ancora in corsa per la serie A. Ma adesso per entrambe conta solo il presente. Vincere per avvicinarsi al sogno promozione per i nerazzurri, cercare punti salvezza per le rondinelle. Il divario in classifica è di 31 punti, Pisa 66 e Brescia 35, ma con poche partite alla fine la differenza la farà la testa.

Lind assente

Intanto è confermata l’assenza di Lind. Inzaghi spiega la gestione dell’attaccante danese: «Lind non ci sarà, abbiamo deciso di fare la stessa cosa che abbiamo fatto in precedenza con Tramoni e con Moreo. Per Brescia si poteva tentare di recuperarlo ma siccome abbiamo una squadra forte e sostituti all’altezza non lo rischieremo. A cinque giornate dalla fine è inutile prendere rischi, fosse stata l’ultima giornata il discorso sarebbe diverso. Ha una contrattura, non è niente di importante per fortuna, lo valuteremo giorno per giorno in funzione della partita di giovedì prossimo in casa contro il Frosinone».

Il rinvio con la Cremonese

Il tecnico nerazzurro non vede l’ora di giocare ma si torna anche a parlare della decisione di rinviare la 34ª giornata a fine campionato, il Pisa avrebbe preferito recuperare prima quel turno, dopo la morte di Papa Francesco. Oggi su tutti i campi ci sarà un minuto di silenzio in onore del Pontefice. «È successo un evento straordinario, purtroppo, come la morte del Papa. È stato deciso così, non possiamo pensare che questa cosa avvantaggi o svantaggi qualcuno in questo momento. Noi avevamo preso una linea, però dobbiamo accettare la decisione della Lega B. Sono state spostate tutte le partite per un evento che speravo non succedesse, adesso guardiamo avanti. Non sappiamo come sarebbe finita lunedì e cosa ci riserverà l’ultima giornata. Dobbiamo pensare partita dopo partita».

La certezza

Tanti i dubbi di Inzaghi ma la certezza è che il sostituto di Lind (comunque convocato) sarà il connazionale Meister. «Abbiamo tante valide alternative in attacco ma domani giocherà Meister perché secondo me è molto forte. Sono convinto che sostituirà Lind nel modo giusto. In attacco poi abbiamo tante altre frecce nel nostro arco come Morutan, Arena, lo stesso Moreo che a gara in corso può fare anche la prima punta. Inoltre abbiamo recuperato al meglio Vignato. Siamo in tanti e Buffon non sarà convocato».

I nodi da sciogliere

Inzaghi spiega che ha tanti dubbi: «Di sicuro non giocherà la squadra che avrei fatto scendere in campo lunedì sera con la Cremonese. Ho dubbi in tutti le zone del campo. Ho dubbi sugli esterni perché Sernicola è in grande forma, in difesa potrebbe giocare chiunque e a centrocampo ci sono cinque giocatori per i due soli posti centrali. Con la Cremonese avrebbero giocato Marin e Piccinini, non so se sarà così anche a Brescia. Chi partirà dalla panchina darà il suo contributo come è sempre stato». Poi una parola su Leris ed Esteves che hanno saltato tutta la stagione per infortunio e rientreranno la prossima. «Leris ed Esteves ci sono mancati molto. Abbiamo perso due tra i giocatori più forti del campionato. Si sarebbero meritati anche loro di giocarci questo sogno».

Occhio al Brescia

Inzaghi entra nel dettaglio della partita: «Scordiamoci le ultime due trasferte contro Cosenza e Reggiana. Il Brescia è una squadra da playoff, obiettivo che hanno centrato l’anno scorso, è una squadra forte. Per varie vicissitudini si è trovata in una posizione di classifica delicata ma per noi sarà una sfida complicatissima. Dobbiamo far pesare i punti in più che abbiamo in più in classifica, ma a inizio partita conterà prima di tutto l’atteggiamento e la voglia. Sarà una partita complicatissima. La squadra dovrà essere libera mentalmente ma consapevole che dovrà anche soffrire e correre al massimo». L’allenatore parla anche di alcuni ricordi legati alla città lombarda. «Conosco bene Brescia, lì sono nati i miei figli e sono molto legato alla città. Ho un bellissimo rapporto con i tifosi e ho un bellissimo rapporto con i giocatori che erano con me e ancora sento. Giocatori come Bisoli, Cistana e Adorni sono molto simili ai nostri. Hanno grande orgoglio, sono ragazzi per bene e grandi giocatori. Domani (oggi per chi legge, ndr) saremo avversari e cercherò in tutti i modi di ottenere il massimo con la mia squadra. Poi, dopo la partita, spero che il Brescia riesca a salvarsi».

Tifosi al Rigamonti

Saranno presenti 309 tifosi nel settore ospiti, un numero ridotto visto che per questa trasferta serve la tessera del tifoso. «Avremmo voluto giocare davanti a un’Arena strapiena contro la Cremonese e domani mancherà una parte numerosa dei nostri tifosi – conclude Inzaghi –. Io comunque sono sereno, la nostra adrenalina è a mille».

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