Pisa, caso Cittadella: non è finita, i nerazzurri sperano ancora nei tre punti a tavolino
Il club ricorre in appello: seconda sentenza tra fine mese e inizio ottobre
PISA. Il Pisa non si ferma alla sentenza del sostituto giudice sportivo Luca Lo Giudice sul caso-Cittadella e andrà davanti anche alla Corte sportiva d'appello della Figc.
Il ricorso
I nerazzurri, infatti, presenteranno il ricorso in secondo grado di giudizio dopo che è stato omologato l'1-1 ottenuto sul campo a Cittadella. L’atto della società del presidente Giuseppe Corrado dovrà prima di tutto essere protocollato e a quel punto si avrà un quadro più chiaro su tutti i passaggi. Senza contare che potrebbe esserci un supplemento d'indagine. I tempi saranno comunque più lunghi rispetto a quelli del primo grado, ma neppure troppo visto che il campionato è in corso e la conferma o meno del risultato inciderà su tutta la competizione. Secondo le prime indiscrezioni si dovrebbe andare a fine mese, massimo inizio ottobre.
La richiesta
Come noto il Pisa aveva chiesto lo 0-3 a tavolino perché nella distinta consegnata prima della partita non compariva il nome dell'attaccante Jacopo Desogus che poi entrerà in campo al 71' al posto di Rabbi. Secondo la sentenza il Cittadella ha commesso l'infrazione, l'errore sulla distinta è stato segnalato solo a gara iniziata, ma non tanto da influire sullo svolgimento della partita.
I dettagli
La comunicazione della seconda distinta sul portale della Lega B, come si legge sulla sentenza, è arrivata solo alle 20,44. Quindi dopo il fischio d'inizio. Il Pisa non ci sta e per questo non vuole fermarsi. La sentenza crea di fatto un precedente tra i professionisti. In casi simili, in campionati dilettantistici e giovanili, la società reclamante ha sempre vinto per 3-0 a tavolino. In questo caso invece per il Cittadella è arrivata una multa di 10.000 euro alla società e 2.000 al dirigente accompagnatore Federico Cerantola. Dopo il secondo grado c'è la possibilità di chiederne un terzo arrivando a portare e il caso davanti al collegio di garanzia del Coni.