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L’intervista L’analisi di prospettive e programmi

«È l’uomo giusto per il nostro Pisa» L’ex Cavallo sposa il progetto-Inzaghi

di Andrea Chiavacci
Nella foto Filippo Inzaghi. L’arrivo del nuovo tecnico nerazzurro dovrebbe essere ufficializzato nei prossimi giorni ma è già una certezza da un po’
Nella foto Filippo Inzaghi. L’arrivo del nuovo tecnico nerazzurro dovrebbe essere ufficializzato nei prossimi giorni ma è già una certezza da un po’

«Significa che c’è voglia di puntare in alto»

25 giugno 2024
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PISA. Il Pisa sempre nel cuore. Prima da numero 10 in campo verso la fine degli anni Novanta, nel periodo non semplice della C2, e poi da appassionato dei colori nerazzurri. Gerry Cavallo dice la sua sul momento e le prospettive dello Sporting Club e racconta del suo impegno sempre continuo nel sociale, a cominciare dalla partita delle Vecchie Glorie di Ponsacco e Pisa in programma venerdì allo stadio comunale di Ponsacco a partire dalle 21.15 e ingresso con donazione libera. L'evento è organizzato dall'associazione di promozione sociale Talea di Ponsacco e il ricavato andrà in beneficenza all'Aisla( associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica).

«Partecipo molto volentieri a questo evento – spiega Gerry Cavall – siamo un gruppo nutrito di ex nerazzurri. Tanti che hanno giocato con me e non solo. Dai fratelli Iacopo e Federico Balestri, ad Emiliano Niccolini, Ildebrando Stafico, Alessandro Baroni, Lido Malasoma, Guglielmo Baldini, Alberto Francesconi, Francesco Colombini, Cristian Biancone, Giacomo Lorenzini e tanti altri. Ci sarà mister Luca Giannini».

Venendo al Pisa come giudica la scelta di puntare su Filippo Inzaghi come nuovo allenatore?

«Significa che la società vuol puntare in alto e provare ad andare in Serie A. Lo dimostra anche il fatto che il patron Alexander Knaster ha fatto un importante aumento di capitale. Inzaghi ha dimostrato in B di essere un buon allenatore. Ha vinto a Benevento ma ha fatto bene anche a Venezia, Brescia e Reggio Calabria».

È l'uomo giusto secondo lei?

«Questo lo vedremo con il tempo. Di certo è una figura che ad una tifoseria come quella pisana piace. Un po' come successe per Gattuso. Ha vinto i Mondiali da calciatore, è stato uno dei più forti attaccanti in circolazione ed è un uomo carismatico nel mondo del calcio. In B per me è una garanzia. A Pisa di solito figure di questo tipo si esaltano. E danno entusiasmo al pubblico».

Cosa si aspetta da questo mercato?

«È difficile parlare adesso anche perché non è ancora arrivato il nuovo ds. Dovrebbe essere Vaira. Personalmente lo conosco poco e rispetto ad altri profili non ha ancora maturato grossa esperienza in B. Va detto però che anche Roberto Gemmi non aveva esperienza e poi ha fatto grandi cose. Penso che la società anche su queste scelte alla fine ha avuto spesso ragione. La rosa è ampia e ci saranno anche tanti giocatori che per forza di cose dovranno partire. Secondo me Inzaghi valuterà con attenzione in ritiro alcuni di quelli che torneranno dai prestiti. Mi dispiace che l'Udinese abbia riscattato Lucca. Per la società è un affare importante ma, pur sapendo che era praticamente impossibile, sognavo di rivederlo di nuovo in nerazzurro. A Udine ha dimostrato di essere molto forte. Otto gol in A in una squadra che lotta per salvarsi valgono doppio. Infatti lo sta cercando un club come il Napoli».

Quale può essere il colpo ad effetto?

«La squadra va rinforzata con criterio a cominciare da difesa e centrocampo. Poi nulla è scontato perché volte il rendimento di alcuni giocatori cambia quasi improvvisamente. Tre anni fa, ad esempio, l'acquisto di Leverbe si rivelò importante, però dopo il suo ritorno da Benevento non si è ripetuto. È ovvio però che tutti sognano un colpo in attacco».

Se fosse lei a scegliere, giusto per fare tre nomi usciti tra le tante voci di mercato, su chi punterebbe tra Brunori, Coda e Lapadula?

«Sono tre grandi attaccanti ma il mio preferito è Brunori. È più giovane rispetto agli altri due e secondo me può giocare sia come unica punta sia in un attacco a due. E soprattutto ha ancora margini di miglioramento anche se è alla soglia dei 30 anni. Certo anche Coda e Lapadula sono molto forti e Inzaghi li conosce entrambi. Con Coda ha vinto la B a Benevento. Alla Cremonese non ha inciso nei playoff ma ha pur sempre realizzato 18 gol nell'ultima stagione».


 

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