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Calcio: Serie B

Pisa, arriva il ciclo-verità: sei partite in un mese. Ecco cosa aspetta i nerazzurri

di David Biuzzi
L’abbraccio fra i giocatori nerazzurri dopo un gol segnato all’Arena
L’abbraccio fra i giocatori nerazzurri dopo un gol segnato all’Arena

Dopo i passi avanti ora la truppa di Aquilani può e deve dare un senso alla stagione. Si aprirà sabato pomeriggio (alle 16.15, per la precisione) con la sfida contro il Brescia

22 novembre 2023
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PISA. Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che facciamo mentre sta passando. Lo ha insegnato Albert Einstein, mica uno dei tanti, e il concetto diventa ancora più vero per il Pisa che si è appena lasciato alle spalle l’ultima sosta dell’anno solare (la prossima sarà a cavallo tra il vecchio e il nuovo) e ora si prepara a un mese, dal 25 novembre al 26 dicembre sono per l’esattezza 31 giorni, in cui deve dire, fare e dimostrare molto. Dare un senso alla sua stagione, in sostanza, attraverso le 6 partite, 540 minuti di gioco esclusi quelli di recupero, che la separano dal salutare un 2023 con più ombre che luci.

La volata

Una mini-corsa, meglio pensarla come volata, che si aprirà sabato pomeriggio (alle 16.15, per la precisione) con la sfida contro il Brescia dell’ex Maran all’Arena per chiudersi a San Stefano con la gara in casa della Ternana prevista nel boxing day della Serie B. E il termine inglese, stavolta, ci sta davvero tutto. Perché sarà davvero come aprire la scatola di un regalo per capire cosa c’è dentro, se (e quanto) è gradito o meno. In mezzo altre due esibizioni interne, contro Cremonese e Ascoli, e altrettante trasferte, a Catanzaro e Palermo.

Scontri pesanti

In almeno la metà dei casi, cioè tre partite su sei, si tratta dunque di scontri con squadre che, come quella di Alberto Aquilani, sono in lotta per un posto al sole. Tra conferme, Palermo e Cremonese, e sorprese, Catanzaro. Tutte, però, vogliono restarci o giocarsela fino in fondo. La storia della Serie B ma anche quella di questo campionato, poi, insegnano che le insidie e le trappole sono dietro l’angolo, o meglio in ogni tratto di strada. Basta pensare a che peso avrebbe avuto, oggi, un eventuale successo conquistato con il Lecco, allora fanalino di coda della compagnia, subito dopo quello con il Cittadella. Quindi anche Brescia, Ascoli e Ternana andranno affrontare dando il massimo.

Come ci arriva

A partire, ovviamente, dalla sfida di sabato contro i lombardi. Che apre il ciclo di fuoco, in pratica un match ogni 5 giorni, e che mette subito in palio qualcosa di più dei 3 punti che assegna come qualsiasi altra partita. Il Pisa, infatti, ci arriva sull’onda non solo della vittoria di Bolzano ma anche del convincente secondo tempo disputato contro il Como. C’è da dare continuità alle prestazioni e ai risultati, insomma, perché è proprio la continuità la componente dalla quale non si può prescindere. Finora non è stata una fedele compagna di viaggio, ma tanti contrattempi hanno prodotto dei rallentamenti sulla tabella di marcia, ma questo ciclo di 6 gare ravvicinate sembra fatto apposta per scacciare via definitivamente le nubi.

Gli ostacoli

Intanto il primo esame si chiama Brescia. Non sarà banale e non solo per la presenza dell’ex Maran dall’altra parte. Il Pisa, infatti, si prepara ad affrontarlo senza lo squalificato Marin. Ovvero l’equilibratore del 4-1-4-1 visto (e ammirato) a Bolzano. Un ostacolo in più da superare, è vero, ma è logico pensare che non sarà il solo che si parerà di fronte ai nerazzurri nel prossimo futuro. Quelli che stanno per iniziare, però, sono i 31 giorni della verità, perché da come il Pisa arriverà a fine girone d’andata dipenderà molto del futuro. Vado retro alibi, insomma, c’è dolo da dare il massimo.


 

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