Costa apuana
Diego Peralta: grazie per aver creduto in me
L’attaccante italo-argentino ha già smaltito la delusione per la mancata conferma nella Fiorentina
PISA. Come anticipato nei giorni scorsi, l'attaccante nerazzurro Diego Peralta, classe 1996, è uno dei protagonisti della partenza della settima stagione della B Italia, il progetto della Lega B nato per valorizzare i giovani talenti del campionato cadetto e porli all'attenzione delle nazionali giovanili federali. Come già accade da tre stagioni a questa parte, l'esordio sarà a Coverciano con la selezione senza contratto dell'Associazione calciatori.
L'appuntamento è al centro federale mercoledì 3 agosto: i giocatori si raduneranno in mattinata per svolgere un allenamento in vista della gara che si giocherà alle 18. Fra i convocati il giovane livornese del Pisa, una delle rivelazioni dello scorso campionato in Lega Pro.
Nel mese scorso la Fiorentina, titolare del cartellino, sembrava intenzionata a riportarlo in viola, ma il Pisa ha creduto molto in lui, tanto da acquistarlo a titolo definitivo. «Sono felice che il Pisa abbia puntato in maniera decisa su di me - spiega lo stesso Peralta a TuttoMercatoWeb.com -. La permanenza in nerazzurro era un obiettivo per me, soprattutto con la conferma dello staff tecnico e di mister Gattuso che è stato molto importante lo scorso anno per la mia crescita. La Fiorentina, alla fine, ha dimostrato di non credere in me fino ad un certo punto e ora sono contento di essere interamente del Pisa».Come ha vissuto il ritiro precampionato? «Il livello è molto più alto rispetto a prima e il merito è dei nuovi giocatori che sono arrivati. Anche i ritmi sono diversi. Quella che è rimasta uguale è la fame, la compattezza e la grinta del gruppo. Tutte qualità che ci chiede il mister. Con queste armi affronteremo la serie B».
Un nuovo compagno lo ha colpito in maniera particolare: Aexandr Merkel. «Sono giovane e lo conoscevo poco, ma dai primi allenamenti che abbiamo fatto insieme sono felice che sia con noi. E' un grande giocatore».
Peralta arrivò in nerazzurro il 23 luglio di un anno fa a titolo temporaneo dalla Fiorentina, società con cui aveva disputato l’ultimo campionato Primavera collezionando 25 presenze e 12 reti. Fu annunciato insieme a Luca Losi, difensore classe 1994, che arrivava a titolo definitivo dal Borgomanero (serie D, dove aveva giocato 20 partite) ma in nerazzurro non ebbe fortuna. Peralta invece diventò sempre più importante e alla fine si è rivelato uno degli uomini decisivi per la promozione. Nei quarti di finale dei playoff contro la Maceratese entrò a partita in corso, come spesso avveniva, e segnò il gol che tagliò le gambe ai biancorossi, che erano riusciti a realizzare il 2-1 con Altobelli all'81'. «È il mio primo anno di Lega Pro - ricordava all’epoca - e non conosco gli avversari degli altri gironi ma chi capita capita, noi dobbiamo giocare da Pisa. «Entrare dalla panchina credo mi dia un vantaggio, gli avversari hanno già giocato per settanta minuti e cerco sempre di dare il massimo. Quello che intendo fare è sfruttare ogni possibilità che mi viene concessa». Eccome se ci è riuscito. (a.sc.)