Pisa, nervi tesi tra Conti e la Lega: il sindaco diserta il congresso
Ridda di voci su un flirt con Forza Italia e Noi Moderati
PISA. Per taluni è troppo moderato per stare in un partito che pende sempre più verso Vannacci. Per altri è troppo ambizioso per portare avanti un impegno politico che, finito il secondo mandato amministrativo, rischia di non dargli più sbocchi. Di certo il rapporto tra Michele Conti e la Lega è ai minimi storici, se non addirittura agli sgoccioli. Ultimo casus belli l’assenza del sindaco di Pisa al congresso del Carroccio sabato scorso a Firenze. Una mancata presenza che non è passata inosservata e che rilancia le voci di un mancato rinnovo della tessera del partito di Matteo Salvini. E se le tessere possono essere rinnovate anche all’ultimo minuto, continuano sempre con maggior vigore le voci di un flirt tra il sindaco e Forza Italia e Noi Moderati.
No comment
Michele Conti, interpellato dal Tirreno, ha deciso di non parlare. Il suo entourage conferma «che il sindaco non ha partecipato al congresso della Lega», ma non si sbilancia sulle motivazioni politiche: «È una cosa sua, vediamo se vuole rilasciare una dichiarazione». Una presa di posizione che ieri non è arrivata. Un silenzio che va oltre il no comment, perché lascia aperte tutte le ridda di voci che ruotano intorno al suo futuro e sulla tenuta nel medio periodo della giunta di destra da sette anni a Palazzo Gambacorti.
Rapporti tesi
A livello locale la luna di miele tra Conti e la Lega sarebbe finita da un pezzo. I rapporti sarebbero difficili con il deputato Edoardo Ziello. E sarebbero ancora più tesi, secondo alcuni tesissimi, con l’eurodeputata Susanna Ceccardi. «Se la incontra per strada, la saluta a stento», confermano persone vicine alla leonessa di Cascina. Il rapporto è più cordiale con i vertici regionali della Lega che, però, temono di perdere ogni giorno qualche petalo. Una fuga dal Carroccio toscano che riduce il peso del partito proprio ora che c’è da preparare la campagna elettorale per le regionali.
Quali prospettive?
Proprio le regionali sembrano il naturale proseguo della carriera politica di Conti. Soprattutto se dovessero essere posticipate alla primavera del 2026. Un’ipotesi che prende quota giorno dopo giorno proprio sulla spinta della Lega (non quella toscana, ma quella veneta alle prese con il caso Zaia). Una soluzione che non dispiacerebbe anche al centrosinistra, che deve sciogliere il nodo De Luca in Campania ed Emiliano in Puglia. Una prospettiva che potrebbe non dispiacere a Conti, che avrebbe più tempo per aprirsi una nuova strada.
Opportunità e ambizioni
Quale? Se in passato si è discusso di un suo possibile avvicinamento a Fratelli d’Italia (anche come candidato di scorta alle regionali in caso di una rinuncia di Tomasi) gli ultimi rumors, come detto, lo danno vicino a Noi Moderati e Forza Italia. Nel primo caso diventerebbe un big spendibile come candidato di punta per un seggio a Palazzo Strozzi Sacrati. Se si accasasse con gli azzurri, invece, percorrerebbe la stessa strada che ha già intrapreso la consigliera Veronica Poli e che starebbero per intraprendere Leonardo Cosentini (ex candidato sindaco a Cascina) e tanti altri pisano-leghisti in fuga dal Carroccio. Partito dove a livello locale ha sempre più peso Dario Rollo, ossia il luogotenente pisano del generale Vannacci.
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