Pisa, studenti delle medie vittime di minacce ed estorsioni: la preside fa denuncia alla Procura
Chiesto anche un vertice in prefettura dopo l’appello della dirigente della scuola Mazzini di Porta a Lucca: «Taglieggiati dai ragazzi più grandi»
PISA. Studenti delle medie taglieggiati da altri studenti, probabilmente più grandi, di altri istituti della zona. Segnalati alcuni episodi all’esterno della media Mazzini di Porta a Lucca. Così la preside Beatrice Lambertucci (istituto comprensivo Tongiorgi) ha fatto denuncia alla Procura attraverso i carabinieri e poi ha illustrato con preoccupazione il quadro degli avvenimenti al sindaco Michele Conti.
Lo ha fatto con una lettera indirizzata per conoscenza anche al dirigente dell’ambito territoriale di Pisa (provveditore), ai rappresentanti dei genitori della scuola Mazzini e ai docenti.
Il sindaco ha raccolto l’appello della preside, chiedendo al prefetto Maria Luisa d’Alessandro di convocare una seduta del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dove affrontare in modo specifico i fatti avvenuti a Porta Lucca con taglieggiamenti e tentativi di estorsione ai danni di ragazzi fuori dalla scuola.
«Alcuni genitori hanno segnalato alla scrivente – si legge nella lettera della preside Lambertucci – gravi episodi avvenuti in prossimità della scuola secondaria “G. Mazzini” di Pisa, al termine delle lezioni del mattino e durante il pomeriggio, prima dell’inizio delle attività laboratoriali; in un caso abbiamo addirittura ricevuto una segnalazione di ingressi all’interno della scuola. I genitori riferiscono che alcuni alunni, durante il percorso di ritorno verso la propria abitazione, sono stati minacciati e hanno ricevuto estorsioni da parte di ragazzi più grandi, presumibilmente iscritti e provenienti dalle scuole superiori. In taluni casi gli alunni sono stati seguiti dai bulli e minacciati a tal punto da dover chiedere l’intervento dei genitori».
«Della situazione – scrive la preside dell’istituto comprensivo Tongiorgi – è già stata effettuata dalla scrivente apposita segnalazione alla Procura della Repubblica attraverso i carabinieri. Inoltre la scuola sta effettuando le necessarie indagini per verificare se vi sia il coinvolgimento anche da parte degli alunni frequentanti le classi della scuola Mazzini».
«Risulta chiaro – aggiunge Lambertucci – come tali episodi stiano destando grande preoccupazione nei genitori e nel personale scolastico, in apprensione per il venir meno della sicurezza degli alunni. Si tratta evidentemente di una problematica che nasce all’esterno della scuola ma all’interno della città e che dunque necessita di una gestione a livello comunale».
Poi la parte più direttamente rivolta al sindaco: «Visto che i fatti accaduti e sopra rappresentati sono effettivamente gravi, si chiede il vostro intervento al fine di individuare le misure più idonee per ristabilire un clima di serenità nella comunità scolastica e tutelare la sicurezza degli alunni».
La risposta alla richiesta della preside si concretizzerà quindi in una seduta del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che sarà convocato in Prefettura nei prossimi giorni. In quella sede si discuterà delle soluzioni attuabili per contrastare il problema.
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