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Aeroporto di Pisa, cambio d’appalto: tremano 90 lavoratori

di Danilo Renzullo
Aeroporto di Pisa, cambio d’appalto: tremano 90 lavoratori

Cft rescinde il contratto per le attività di carico-scarico bagagli. I sindacati: «Occorre tutelare tutti gli addetti e i servizi svolti»

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PISA. Il cambio d’appalto mette in bilico oltre cento lavoratori. O meglio, alimenta le preoccupazioni della forza lavoro addetta alla gestione delle attività di carico e scarico bagagli negli aeroporti di Pisa e Firenze e fa scattare l’allarme tra le organizzazioni sindacali. Avviando, parallelamente, una corsa per cercare una soluzione che si pone due obiettivi: garantire i livelli occupazionali e le tutele per tutti i lavoratori dell’appalto e, dall’altro, assicurare servizi fondamentali per l’operatività degli scali toscani.

Un tavolo tra aziende e sindacati, che sarà convocato probabilmente per la prossima settimana, cercherà una via d’uscita alla decisione della Cft, cooperativa affidataria dell’appalto di carico e scarico bagagli e pulizia degli aerei al Galilei di Pisa e al Vespucci di Firenze, di cessare le attività nei due aeroporti e di avviare una procedura di licenziamento collettivo in vista del 31 gennaio, quando la società smetterà di operare negli scali regionali con alcuni mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale dell’appalto.

La decisione è stata comunicata nei giorni scorsi a Toscana Aeroporti Handling e Consulta Spa – società addette alla gestione di tutte le attività di terra e di assistenza alle compagnie aeree nei due scali aeroportuali (accettazione, carico e scarico bagagli, assistenza agli aeromobili durante la sosta, imbarco e sbarco passeggeri) – e alle organizzazioni sindacali. Nella comunicazione, la cooperativa ha preannunciato anche l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo, non ancora concretizzata, che coinvolgerà tutta la forza lavoro impiegata nell’appalto: novanta addetti nello scalo pisano e quattordici in quello fiorentino. Per questi ultimi, la soluzione sarebbe imminente: la Rekeep, altra azienda attiva nelle attività di handling dell’aeroporto di Firenze sarebbe pronta ad “assorbire” tutti i lavoratori.

Per il personale impiegato nello scalo pisano, di cui una parte stagionali, la partita è ancora tutta da giocare con due, possibili, scenari: il rinnovo del contratto di appalto con un altro soggetto o l’internalizzazione dei lavoratori e di tutti i servizi svolti da parte delle società di gestione, Toscana Aeroporti Handling e Consulta Spa.

«Cft ha deciso di uscire dall’appalto in anticipo rispetto alla scadenza naturale dell’appalto, mentre Rekeep, che non ha comunicato alcuna novità, proseguirà nell’erogazione dei servizi fino alla naturale conclusione del contratto. Tali notizie generano forte preoccupazione per il futuro dei lavoratori impegnati nelle attività di carico e scarico bagagli e nella pulizia degli aeromobili. Queste attività, fondamentali per il funzionamento degli aeroporti, sono svolte da decenni con professionalità dagli operatori degli scali toscani. Abbiamo già ribadito a tutte le parti coinvolte che tuteleremo sia l’occupazione sia le condizioni contrattuali di tutti i lavoratori coinvolti in questo delicato passaggio», sottolineano le organizzazioni sindacali che hanno chiesto la convocazione di un tavolo per cercare una soluzione, garantendo i livelli occupazionali. L’obiettivo è assicurare anche tutti i servizi, fondamentali per l’operatività dei due scali aeroportuali regionali, con attività progressivamente aumentate nel corso dell’ultimo anno, quando il sistema aeroportuale toscano è andato incontro ad un boom di voli e passeggeri segnando risultati storici con il raggiungimento, per la prima volta nella storia, di oltre nove milioni di passeggeri complessivamente.

L’obiettivo dei sindacati, che hanno indetto anche lo stato di agitazione del comparto handling, è quindi quello di «ottenere garanzie formali volte alla tutela dei lavoratori, dei loro diritti contrattuali e delle condizioni occupazionali». 

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