Pisa, rapinata di notte dopo il lavoro: «Aveva il cappuccio della felpa calato»
La vittima lavora da otto anni al ristorante La Pergoletta, a due passi dal teatro Verdi e dal tribunale
PISA. «Per fortuna sono riuscita a liberarmi e ad allontanarmi. Ma se al posto mio ci fosse stata un’anziana o una ragazzina? E cosa succederebbe se, nella serata in cui siamo tutte donne a lavorare, qualche malintenzionato entra per rubare?». Domande che piovono come macigni sull’eterna discussione attorno al tema della sicurezza a Pisa. A porle all’opinione pubblica, alle istituzioni e alle forze dell’ordine è Tatiana Tatiana Changoluisa, originaria dell’Equador, da otto anni dipendente del ristorante La Pergoletta in via delle Belle torri, a due passi dal teatro Verdi e dal tribunale. È lei la vittima della rapina avvenuta la notte fra il 30 e il 31 dicembre.
«Un uomo con un cappuccio della felpa calato sulla testa mi è venuto incontro in un vicolo – racconta la donna – e mi ha afferrata chiedendomi soldi. Mi strattonava non lasciandomi scappare. Alla fine sono riuscita a divincolarmi, ho preso pochi euro che avevo con me e glieli ho dati. Lui ha allentato un po’ la presa e mi sono liberata allontanandomi».
Tatiana stava camminando dopo mezzanotte, alla fine del turno, verso il tribunale dove l’aspettava il compagno in auto, anche lui dipendente dello stesso ristorante. «Quando ho incrociato il rapinatore eravamo in un vicolo, al buio – dice ancora la malcapitata –. Nella zona non ci sono telecamere. Solo quelle del nostro locale, ma puntano sull’ingresso. È pericoloso e mai, in otto anni, mi era capitata una cosa del genere».
La vittima della rapina ha denunciato l’accaduto alla polizia, i cui agenti sono andati anche a trovarla. «Sono stati gentili – sottolinea Changoluisa – ed è giusto aver denunciato. Ma la situazione resta difficile».
La vicenda è stata oggetto di una segnalazione partita dalla titolare del ristorante, Daniela Petraglia, presidente di Confristoranti di Confcommercio, e raccolta dalla stessa associazione di categoria. «È inaccettabile che i nostri ospiti e le nostre strutture siano esposti a tali rischi, come imprenditori locali ci impegniamo in ogni modo per garantire un ambiente sicuro – ha detto Petraglia –. Questo è solo uno dei tanti episodi che denunciamo da tempo. La mancanza di illuminazione adeguata, su cui abbiamo più volte sollecitato l’intervento dell’amministrazione, e la scarsa presenza di sorveglianza non riguardano solo la mia attività, ma interessano tutta l’area della città. Tutti questi fattori favoriscono il verificarsi di furti e rapine».
Il trauma subito dalla 27enne è stato significativo e ha suscitato forti preoccupazioni in merito alla sicurezza anche nelle aree adiacenti all’attività. «L’amministrazione deve intervenire in modo concreto e tempestivo – aggiunge la titolare della Pergoletta –. Con l’oscurità, i malviventi trovano il terreno fertile per agire, mentre la sicurezza sembra passare in secondo piano. Le risorse vengono spesso concentrate su problemi di minore importanza, penalizzando chi, come noi, sostiene il territorio e lavora per migliorarlo.
Secondo Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa, «questi episodi di criminalità sono purtroppo troppo frequenti. La sicurezza delle persone che lavorano e vivono in città deve essere una priorità assoluta. Non possiamo ignorare la necessità di un rafforzamento della vigilanza, soprattutto nelle aree centrali e nei dintorni dei locali pubblici».
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