Saltano i rifornimenti ai gestori: a Pisa diversi distributori senza benzina. La situazione
Carenza di carburanti in città e provincia a causa della tragedia di Calenzano
PISA. Effetto Calenzano sui distributori di benzina di Pisa e provincia. Lo scoppio nel deposito Eni in provincia di Firenze, che ha provocato 5 vittime e 26 feriti lo scorso 9 dicembre, ha causato una scarsità di carburante che ha creato diverse difficoltà nel territorio. «I disagi più forti li stanno subendo i distributori a marchio Eni che registrano la cancellazione di una media di due-tre rifornimenti programmati – spiega Daniele Benvenuti, coordinatore Confesercenti Pisa –. Problemi anche per le altre marche che in alcuni casi hanno chiuso per due giorni nella settimana prima di Natale per mancanza di carburante».
Il doppio effetto
Alla cancellazione dei rifornimenti programmati nelle cisterne dei distributori si sono aggiunti i ritardi causati dal periodo delle festività. «Non effettuare due/tre rifornimenti programmati vuol dire che l’impianto è costretto a restare chiuso per almeno due giorni – sottolinea ancora Benvenuti –. Ci sono impianti rimasti senza carburante il 23 dicembre e sono stati riforniti solo venerdì scorso». «Per altro – aggiunge il coordinatore di Confesercenti Pisa – con carichi ridotti e quindi destinati a nuovo esaurimento».
I disagi
L’associazione di categoria, attraverso la Faib, si sta facendo portavoce dei disagi causati ai benzinai dalla carenza di carburanti. «Come categoria chiediamo innanzitutto sia fatta chiarezza sulle cause di un incidente che ha visto cinque persone morire durante il loro lavoro, poi un sostegno ai gestori che in questi giorni hanno visto le loro pompe chiuse per mancanza di carburante», sottolinea Marco Princi, presidente regionale del sindacato dei gestori degli impianti di carburante Faib Confesercenti. «Per affrontare questa situazione critica frutto di una immane tragedia, sono stati adottati interventi di riorganizzazione della logistica come la scelta di dirottare l’approvvigionamento del carburante verso altri depositi come quelli di Livorno e Ravenna – rivela Princi –. Per prevenire ulteriori danni economici e garantire una distribuzione efficiente del carburante, è fondamentale ottimizzare la logistica implementando strategie più efficienti come l'utilizzo di depositi temporanei più vicini o l'aumento della capacità di stoccaggio in aree strategiche, per ridurre i tempi di consegna e i relativi costi».
I gestori
«Per quanto riguarda i gestori – conclude il presidente regionale di Faib Confesercenti – è necessario fornire assistenza economica e operativa per coloro che hanno dovuto chiudere l’impianto aiutandoli così a superare le difficoltà finanziarie derivanti dalla riduzione delle vendite. Un approccio coordinato tra autorità locali, aziende energetiche e associazioni di categoria è essenziale per ripristinare la normale distribuzione di carburante e sostenere i gestori in questa crisi».
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