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Emergenza personale all’Aoup, mancano infermieri e Oss: «Oltre un milione di straordinari e turni scoperti»

di Francesco Paletti

	I tabelloni dell’ospedale di Cisanello e il personale sanitario
I tabelloni dell’ospedale di Cisanello e il personale sanitario

La denuncia del Nursind: la notte 37 reparti senza operatori socio sanitari

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PISA. «Fra infermieri e Oss, l'azienda ha un “debito” di 2milioni e 750mila euro per ore accantonate e, fino a settembre, ha pagato 1milione e 270mila euro di straordinario e orario aggiuntivo incentivato». Lo mette nero su bianco il segretario provinciale del Nursind Daniele Carbocci.

E lo fa attingendo ai dati ufficiali forniti dall'Azienda ospedaliera pisana per dire una cosa sola: l'emergenza infermieri (ma anche Oss) non riguarda solo l'Asl Toscana Nord Ovest come aveva segnalato nei giorni scorsi la direttrice generale Letizia Casani. All'Auop la situazione è altrettanto pesante, se non di più, nonostante «l'azienda stessa, a novembre, dopo una nostra segnalazione, abbia risposto che gli “organici erano conformi agli standard”», spiega Carbocci.

Il quadro che emerge dai numeri divulgati ieri dal Nursind, in effetti, è allarmante: «A settembre, con ancora tre mesi alla fine dell'anno, le ore di straordinario accumulate nel tempo erano complessivamente 153mila, di cui 126 mila per gli infermieri e 28mila per gli Oss» continua il segretario provinciale.

Traduzione: «Se i dipendenti dovessero, e potessero, recuperare questo credito servirebbe l'assunzione per un intero anno di ottanta infermieri e 18 Oss». E non finisce, perché agli straordinari, per gli infermieri vanno aggiunte anche le ore di lavoro aggiuntivo, che a settembre erano già pari «a 24mila, corrispondenti a 15 unità di personale in un anno» precisa Carbocci.

E nei turni di notte gli Oss diventano una rarità: «I dati che ci sono forniti certificano che sono presenti in soli 18 reparti su 55 di cui abbiamo chiesto informazioni – continua il segretario del Nursind –: vuol dire che circa il 70% delle unità operative dell'azienda ne è sprovvisto costringendo il personale infermieristico a sobbarcarsi un ulteriore carico di lavoro».

Conclusione: «Gli infermieri presenti come dotazione organica teorica nei reparti che abbiamo monitorato, sono in numero strettamente necessario ad impostare il turno senza però che vi sia la possibilità di coprire assenze per ferie, malattie, permessi per legge 104 o formazione, senza dover ricorrere ad orario straordinario o incentivato – afferma Carbocci –. Per gli Oss, oltre al fatto che la presenza nei turni diurni è estremamente ridotta nei numeri, la completa assenza nei turni notturni nel 70% dei reparti, è una chiara testimonianza che il loro numero è esiguo rispetto alle esigenze dell’azienda. A fronte di una situazione del genere, come possa la direzione di Aoup affermare che la dotazione di personale Infermieristico e Oss sia nella norma è un mistero. Considerate anche le decine di domande di pensionamento di infermieri che sono già state presentate, sollecitiamo l’azienda a che il primo atto da fare nel 2025 sia quello di prevedere l’assunzione di infermieri e Oss, ne va della salute degli operatori e dei cittadini».

Restano sul tavolo, però, anche i nodi posti nei giorni scorsi dalla direttrice dell'Asl Toscana Nord Ovest Maria Letizia Casani: «Per quanto riguarda gli infermieri ora stanno facendo il concorso, ma non abbiamo ancora la graduatoria dato si è dovuto aspettare la fine delle scuole di specializzazione e nei periodi più critici nemmeno le agenzie interinali riescono a sopperire alle carenze. Lo dico brutalmente: non c'è offerta sul mercato». Anche volendo, trovare nuovi infermieri sembra essere sempre più difficile.
 

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