Cascina, arrestata rapinatrice di 35 anni con coltello a serramanico
Nel mirino chi aveva appena prelevato denaro al bancomat
CASCINA. Osservava gli anziani alle poste o in banca da una distanza utile per non farsi notare. Prendeva di mira quelli che avevano appena prelevato denaro contante e poi li seguiva, aspettando il momento propizio per entrare in azione. Tutto questo facendosi forte di un coltello a serramanico, arma in grado di spaventare chiunque, figuriamoci una persona indifesa e assolutamente non preparata a quella minaccia. Ma la 35enne rapinatrice, al secondo tentativo, è stata presa dai carabinieri e ora si trova in carcere.
I militari della compagnia di Pontedera l’hanno arrestata l’altro giorno a Navacchio, nel territorio comunale di Cascina, nel corso di un servizio per il controllo del territorio, ma soprattutto per la repressione dei reati contro il patrimonio e le persone.
Secondo quanto spiegato dal comando provinciale dell’Arma, nel primo caso la 36enne ha fatto irruzione all’interno dell’abitacolo di un’auto dov’era appena entrata una donna che aveva prelevato al bancomat la somma di 350 euro alla filiale del Monte dei Paschi di Siena. Nonostante la minaccia con il coltello, il colpo non è riuscito, probabilmente per la reazione della vittima.
Così, sempre nel paese del Cascinese, la rapinatrice ha puntato un anziano che aveva con sé un borsello con dentro 300 euro appena prelevati da un ufficio postale della zona. In questo caso, è riuscita a portare via la piccola borsa all’uomo, dandosi poi alla fuga per cercare di farla franca.
Ma a quel punto i carabinieri erano nelle vicinanze, dopo aver ricevuto la prima segnalazione. E sono riusciti finalmente a bloccarla.
Con lei aveva ancora il coltello a serramanico che è stato posto sotto sequestro. Addosso aveva anche il denaro sottratto all’anziano che è stato restituito al legittimo proprietario.
Si è conclusa così una vicenda pericolosa in un piccolo centro come quello di Navacchio. La donna è stata così arrestata e, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Pisa di turno che coordina le indagini, è stata accompagnata al carcere Don Bosco di Pisa.
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