Morto il pensionato aggredito in ospedale a Pisa: chi è la vittima e il racconto choc dei familiari
Un’agonia di dieci giorni, il dolore della famiglia: «Con lui siamo stati uccisi anche noi»
PISA. «Insieme a mio padre è stata uccisa tutta la nostra famiglia». È un dolore senza fine quello dei familiari di Giorgio Tani, che tra meno di un mese, il 18 dicembre, avrebbe compiuto 80 anni. Invece l’anziano di Orzignano, nel comune di San Giuliano Terme, ha trovato la morte, dopo un’agonia di dieci giorni, in circostanze che fanno rabbrividire. Bisogna tornare indietro alla sera del 5 novembre. Il pensionato è nella sala d’attesa del pronto soccorso. Sembra quasi di vederlo, un uomo fragile non solo per l’età ma anche per il pensiero della moglie che ha bisogno delle cure dell’ospedale. È sufficiente un istante e l’atto di un uomo ubriaco, appena trasportato al pronto soccorso da un’ambulanza del 118, a sconvolgere la vita dell’anziano, della moglie Carla e dei figli, Michele e Romina. Mentre Tani aspetta il figlio andato all’auto nel parcheggio il 47enne, di origini romene, gli si avvicina e lo spinge con violenza. Il pensionato cade a terra e si ferisce alla testa.
Il racconto
«Mio padre aveva un taglio alla testa profondo, ha perso molto sangue – dice la figlia Romina – ci sono le telecamere nel pronto soccorso, hanno ripreso la scena, confidiamo nella magistratura che sta seguendo le indagini. Se quell’uomo non gli avesse dato quella spinta con violenza mio padre sarebbe ancora qui con noi». Una storia incredibile, quasi inverosimile, costata la vita all’anziano. Il 6 novembre la polizia di Stato ferma un uomo di quarantasette anni, accusato di lesioni gravissime commesse ai danni dell’anziano.
L’aggressore viene riconosciuto da una volante, intervenuta la sera stessa su richiesta del personale del pronto soccorso. Una situazione che gli operatori del Deu vivono quasi quotidianamente: persone soccorse dopo l’abuso di alcol e sostanze che poi difficilmente restano ad aspettare il loro turno senza creare problemi. Questa volta però succede qualcosa di tragico. L’anziano, a causa della spinta, cade a terra battendo la testa mentre l’aggressore viene allontanato per motivi di sicurezza; solo a seguito dei successivi accertamenti i medici si rendono conto che la situazione è grave. L’uomo (era originario di Fauglia) viene ricoverato per un forte trauma cranico, situazione che diventa ancora più a rischio per le terapie di cui la vittima ha bisogno. E se inizialmente si intravede una via d’uscita, con il passare dei giorni la situazione si fa sempre più delicata fino alla morte, il 15 novembre mattina.
L’aggressore
L’aggressore resta in carcere. A rintracciarlo, alcune ore dopo il fatto, è una volante della questura che procede al fermo per indiziato di delitto con trasmissione degli atti al sostituto procuratore Giovanni Porpora per la richiesta di convalida ed eventuale misura cautelare al giudice delle indagini preliminari. L’epilogo che nessuno avrebbe immaginato cambia anche le accuse di cui il romeno dovrà rispondere. Non più quella di lesioni gravissime, ovviamente. La procura sta valutando la vicenda e le responsabilità del 47enne la cui posizione si aggrava.
La comunità sotto choc
Una famiglia e una comunità sotto choc. Per giorni che conosceva il pensionato e la sua famiglia ha sperato che Tani potesse farcela a superare questo momento. Da stasera (15 novembre), soprattutto da quando la notizia della tragica fine del pensionato si è diffusa, a casa dei Tani sono arrivate numerose persone unite nel dolore e nello sconcerto. Lo stesso sindaco di San Giuliano Terme, Matteo Cecchelli, ha espresso vicinanza alla moglie e ai figli in questo difficile momento. «Ho appreso quest’oggi (15 novembre, ndr) della triste notizia della scomparsa del nostro concittadino Giorgio Tani avvenuta a seguito di un’aggressione presso l’ospedale di Cisanello. Un brutto episodio che non dovrebbe succedere mai, soprattutto in un luogo in cui ci si cura della salute delle persone. Esprimo le mie sentite condoglianze ai familiari a nome di tutta l’amministrazione comunale».
RIPRODUZIONE RISERVATA