Il Tirreno

Pisa

Il caso

Il falso infortunio e le firme, perché la procura vuole processare l’ex capo della municipale di Pisa e Cascina

L’esterno del tribunale di Pisa
L’esterno del tribunale di Pisa

Tutto parte da un’assenza dal lavoro di Paolo Migliorini per malattia e da un esposto dell’allora vicesindaco cascinese

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CASCINA. Si è aperta ieri mattina, davanti al giudice Eugenia Mirani, ed è stata rinviata al 19 marzo, l’udienza preliminare a carico dell’ex comandante della polizia municipale di Cascina e di Pisa, Paolo Migliorini, accusato di truffa aggravata, peculato, falsità ideologica, abuso d’ufficio (che nel frattempo è stato abrogato) .

La storia risale ai primi tempi in cui l’ex sindaca Susanna Ceccardi era stata eletta per la prima volta al parlamento europeo e Dario Rollo, in qualità di vicesindaco svolgeva anche le funzioni di sindaco. Subito dopo questo avvicendamento tra l’amministrazione comunale e la polizia municipale c’erano state alcune tensioni. Esplose quando l’allora vicesindaco Dario Rollo, ha denunciato l’allora comandante con un esposto presentato alla guardia di finanza che già aveva seguito un’altra indagine su un ex dipendente comunale, poi condannato in via definitiva per peculato e truffa ai danni del Comune. Rollo, come riportato dalle cronache locali al momento del fatto, avrebbe riscontrato alcune anomalie durante lo svolgimento del servizio di Migliorini.

In particolare dopo che il comandante, assente dal lavoro per malattia (si era infortunato al ginocchio cadendo nell’atrio del palazzo comunale) , si era recato più volte in ufficio per firmare alcuni documenti e occuparsi di alcune pratiche urgenti. Da qui i sospetti sull’infortunio (riscontrato dai successivi accertamenti Inail) e il conseguente esposto. Fino all’intervento della guardia di finanza che aveva sequestrato una somma di denaro dal conto di Migliorini per bloccare il risarcimento Inail.

Il 21 novembre 2019 il comandante Migliorini, che ha sempre respinto le accuse, ricevette in ufficio la visita della guardia di finanza per la notifica dell’avviso di garanzia e un decreto di sequestro preventivo di circa 11mila euro. Da allora, in particolare dopo le polemiche suscitate dal caso, l’indagine è rimasta chiusa nel segreto delle stanze della procura.

Salvo venire alla luce dopo che il sindaco di Pisa, a fine anno, ha revocato a Migliorini la nomina a comandante della municipale di Pisa per «motivi riguardanti la legittimità», era stato spiegato. Ieri mattina il Comune di Cascina, individuato come parte offesa insieme allo stesso Dario Rollo, si è costituto parte civile. Anche Rollo intende costituirsi parte civile in relazione ad alcuni capi di imputazioni conseguenti ad un’attività di indagine che Migliorini avrebbe svolto nei confronti dell’amministratore cascinese. L’avvocato Oliviero Mazza del foro di Milano, difensore di Migliorini, ha presentato un’eccezione sull’ammissibilità dell’atto di costituzione di Rollo, ritenendo che ci siano tutti gli elementi per arrivare al proscioglimento di Migliorini per tutti i reati che gli vengono contestati. Tenuto conto della necessità della difesa di esporre le proprie ragioni, la giudice ha aggiornato l’udienza a marzo, riservandosi di decidere se ammettere la costituzione di parte civile di Rollo.


 

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