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Pisa, Luca Franceschi morto sui lungarni travolto da un’auto: il Gioco del Ponte, il figlio e i dubbi da chiarire

di Andreas Quirici

	Luca Franceschi e la sua bici dopo la tragedia
Luca Franceschi e la sua bici dopo la tragedia

Il 62enne dipendente della 46esima Aerobrigata stava viaggiando in bici: aveva appena superato il Ponte di Mezzo. Avviate le indagini per fare luce sull’incidente

04 settembre 2024
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PISA. Per anni è stato protagonista del Gioco del Ponte a Pisa, prima da combattente e poi con importanti cariche in alcune magistrature di Tramontana.

La tragedia all’alba

Nel 2018 è stato anche tra i premiati per i 450 anni della storica manifestazione. Ma, ironia della sorte, proprio subito dopo aver percorso Ponte di Mezzo sulla bicicletta, con cui ogni giorno si recava al lavoro, è stato investito da un’auto che transitava sui Lungarni venendo trascinato per alcuni metri, di fronte al palazzo comunale. Luca Franceschi, 62 anni, dipendente civile della 46esima Brigata Aerea è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale di Cisanello, dove le sue condizioni hanno subito fatto pensare al peggio all’equipe medica che lo ha preso in carico. Lo scontro è avvenuto intorno alle 6,15 di mercoledì 4 settembre, quando in giro c’erano davvero poche persone, nonostante sia successo nel cuore di Pisa. E ripropone l’annoso tema della sicurezza per i ciclisti, sempre più a rischio lungo le strade anche della nostra zona.

Le indagini

In questo caso, decisive saranno le indagini della squadra mobile della questura e della polizia stradale che si stanno occupando della vicenda. Il primo tentativo è stato quello di visionare le immagini della videosorveglianza presente in zona, soprattutto la telecamera che si trova sotto i portici ma che è fissa e non inquadra il punto dell’incidente a differenza dei dispositivi installati dall’altra parte del ponte che, invece, ruotano e sarebbero stati più utili. Le ricerche di elementi per far luce sull’accaduto, allora, si sono rivolte verso eventuali testimoni della scena. Ma, al momento, risultano esserci solo i dipendenti di un bar di corso Italia che erano arrivati da poco nel locale. «Abbiamo sentito la botta, non la frenata. Ma eravamo dentro e non abbiamo visto praticamente niente», ha detto uno dei due baristi.

Domande senza risposta

I punti da chiarire sono essenzialmente un paio. La velocità dell’auto, guidata da una giovane di 23 anni che stava tornando dal turno di lavoro, al cui fianco era seduto un passeggero risultato ferito dopo l’impatto che ha danneggiato il vetro anteriore. E chi non ha rispettato la precedenza che, in quel tratto della viabilità cittadina, è regolamentato da un semaforo. Il lavoro degli agenti proseguirà nei prossimi giorni. Intanto, la salma dell’ex combattente del Gioco del Ponte si trova all’Istituto di Medicina legale dell’ospedale Santa Chiara di Pisa dove saranno eseguiti accertamenti. E questo, per la moglie Gabriella Chiavetta e il per il loro unico figlio, Zeno Franceschi, impegnato nel campo del teatro, è il tempo del dolore. Così come lo è per i numerosi colleghi con i quali il 62enne ha condiviso tanti momenti delle sue giornate, prima alla mensa della 46ima Brigata Aerea e poi alla logistica dove svolgeva il ruolo di assistente ai servizi di supporto.

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