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Pisa, tanti turisti ma i fatturati dei commercianti calano: «Un piatto di tagliatelle in due e il gelato lo comprano al supermercato»

di Roberta Galli

	Turisti in piazza Duomo
Turisti in piazza Duomo

Il bilancio di chi lavora in piazza Duomo e dintorni: «Alla vacanza non si rinuncia ma stanno molto attenti a far quadrare i conti»

28 agosto 2024
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PISA. Tanti turisti a Pisa, soprattutto in piazza del Duomo, ma con pochi soldi in tasca o comunque non disposti a spendere più di tanto. «Alla vacanza non si rinuncia – spiega più di un operatore – ma si sta molto attenti a far quadrare i bilanci».

L’estate 2024 all’ombra della Torre racconta di una città che ha saputo accogliere bene i visitatori, con alberghi pieni un po’ ovunque, ma allo stesso tempo di presenze, soprattutto straniere, che prima di sedersi a un tavolino e ordinare un coperto studiano bene cosa prendere, con un occhio vigile al listino dei prezzi.

E mentre gli alberghi restano pieni un po’ ovunque, la riduzione più significativa ha toccato soprattutto i consumi e gli acquisti di souvenir.

A confermare la tendenza, in piazza del Duomo, è Gianmarco Boni, storico bancarellaio di piazza Manin. «Quest’anno – dice – abbiamo lavorato molto meno e non certo perché mancano i turisti. La città è invasa. Anche la Torre attrae come sempre. Ma incredibilmente quest’estate ho subìto una contrazione del fatturato del 40%. Italiani e stranieri si fermano alla bancarella, guardano la merce, ma comprano pochissimo. E questo è un fenomeno che insieme a molti colleghi stiamo riscontando dall’inizio della stagione. Tanti croceristi in arrivo anche dal porto di Livorno, per una sosta giornaliera, mordi e fuggi, ma con il portafoglio che resta ben chiuso».

Un quadro riscontrato anche in altre città d'arte italiane e conseguenza di vari fattori tra i quali, certamente, figurano il caro vita che i turisti cercano di coniugare con la voglia di vacanza.

«La maggior parte di chi visita la nostra Piazza dei Miracoli compra nei supermercati della zona, questa è verità – dice Andrea Maltagliati, storico ambulante di piazza del Duomo con postazione mobile –. Le famiglie, in modo particolare, stanno molto attente. Anche sul gelato si preferisce acquistare una vaschetta alla grande distribuzione, anziché un cono al volo. Lo stesso discorso vale per le bottigliette dell’acqua minerale o per un panino farcito. E i prezzi al Duomo non sono certo quelli di Roma o di Venezia. Ma la tendenza è questa».

«Proprio l’altro giorno – prosegue Maltagliati – un collega ristoratore mi raccontava che due turisti volevano consumare in due una porzione di tagliatelle. Di fronte al rifiuto, senza battere ciglio sono andati via».

Anche per Antonio Veronese, noto ristoratore pisano di piazza Arcivescovado, titolare della trattoria Il Turista, il fenomeno è in atto. «I numeri sono confortanti in tutta la piazza – dice Veronese – ma al momento non c’è più il giro di una volta. Non dimentichiamoci che quest’anno ha fatto particolarmente caldo, non invogliando a consumare piatti elaborati, ma la tendenza non è più quella di ordinare un primo e un secondo e magari anche il dolce. Si mangia un piatto solo e si sta più attenti al conto. Quest’anno poi il flusso turistico ha subìto alcuni cambiamenti legati alle Olimpiadi in Francia, portando in città, evidentemente, altre tipologie di visitatori. La stagione comunque non sta andando male, ma i consumi di una volta sono un ricordo».

«Speriamo di rifarci con il Giubileo – aggiunge Veronese –. È evidente che il turista fa delle scelte, preferendo magari spendere in cultura, con l’ingresso di un museo in più, invece di sedersi a un tavolino di un esercizio commerciale o comprare un ricordo da portare a casa».


 

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