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Pisa

Il caso

Pisa, geometra di Cascina radiato dall’albo dopo le denunce dei clienti raggirati e rimasti con i lavori a metà

di Sabrina Chiellini
Nella foto d’archivio un cantiere aperto con il superbonus del 110%
Nella foto d’archivio un cantiere aperto con il superbonus del 110%

Decisione del Collegio al termine del procedimento disciplinare. I primi casi scoperti in diversi paesi del lungomonte pisano ma ce ne sono anche fuori dalla provincia di Pisa

01 luglio 2024
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PISA. Cancellato dall’albo dei geometri. Il Collegio di disciplina dei geometri della provincia di Pisa ha adottato il provvedimento alla fine del procedimento che ha aperto nei confronti di un geometra di Cascina, cinquantenne, segnalato da alcuni clienti per avere tenuto un presunto comportamento scorretto. E ha disposto «la cancellazione dall’esercizio professionale che priva l’interessato della capacità di esercitare le attività per le quali è richiesta l’iscrizione all’albo su tutto il territorio nazionale». Il provvedimento, oltre che all’interessato, è stato inviato alla procura di Pisa, al tribunale di Firenze, ai sindaci di Pisa, Livorno, Lucca, Pistoia, Viareggio, a vari enti di Pisa (come Soprintendenza o vigili del fuoco), a tutti i geometri di Pisa e al consiglio nazionale dei geometri. Il professionista, accusato dai clienti di avere falsificato atti inerenti le pratiche del superbonus edilizio 110%, inizialmente, avrebbe detto di essere pronto a spiegare cosa era successo. Ma poi non devono essere arrivate spiegazioni convincenti.

L’esito del procedimento è stato comunicato anche ai clienti “raggirati” che, per primi, hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri e denunciare penalmente il professionista. Una di queste famiglie è rimasta con i lavori a metà del 110 e si trova ad affrontare le conseguenze di altre inadempienze, dovute al geometra.

La prima famiglia che ha denunciato il geometra (ma di casi ce ne sono altri sia nel comune di Cascina che a Calci e in altre zone) gli ha conferito un incarico professionale nel febbraio 2021 per la progettazione, direzione dei lavori e redazione delle pratiche necessarie per la ristrutturazione, ai fini del risparmio energetico, sismabonus e super ecobonus al 110% di un immobile situato a San Frediano a Settimo. A luglio dello stesso anno il geometra ha emesso una fattura di circa 6mila 500 euro. Poi il cittadino ha pagato altri 1. 900 euro, 638 euro come oneri per il Genio Civile e 1. 700 euro a favore del Comune di Cascina. Poi ha stipulato contratti di appalto con le ditte individuate per fare i lavori di ristrutturazione. Però i lavori non sono andati avanti, tanto che il committente ha dovuto chiedere aiuto a un altro tecnico e a due avvocati per cercare di capire come mai l’appalto non procedeva come previsto. Il secondo geometra incaricato ha redatto una perizia e accertato che a distanza di due anni e mezzo dall’affidamento del cantiere è stata effettuata solo la metà dell’intervento sismabonus, diversamente da quanto era stato attestato dal geometra che ha avuto il primo incarico. Quasi niente è stato invece realizzato dell’intervento relativo al 110 per cento. E non è stata presentata alcuna pratica al Genio Civile.

Stesso destino per un’altra pratica della stessa famiglia che il geometra avrebbe dovuto presentare alla Provincia di Pistoia. Nessun progetto, nessuna richiesta. Situazioni analoghe ci sono a Cascina e in altri comuni dove il geometra non ha presentato atti e documenti o Cilas per l’esecuzione dei lavori del 110% a nome dei clienti che invece lo hanno pagato. Da qui la decisione di alcuni di procedere per le vie legali.

«Sono mesi che ci prende in giro – dice una delle cittadine raggirate – non paga nemmeno dopo il decreto ingiuntivo del tribunale. Siamo in tanti in questa situazione e nessuno fa nulla. A me ha dato un bonifico falso e una ricevuta dell’agenzia delle entrate altrettanto contraffatta. Vogliamo che ci restituisca i nostri soldi».


 

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