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Ceciniadi 2024
Il concorso

Cecina, ecco dove si mangia la più buona a Pisa e provincia

di Roberta Galli

	Valentin Vinca, primo assoluto dell’edizione 2024 delle Ceciniadi e la vera protagonista dell’iniziativa, la cecina
Valentin Vinca, primo assoluto dell’edizione 2024 delle Ceciniadi e la vera protagonista dell’iniziativa, la cecina

Le Ceciniadi 2024 di Confcommercio, associazione Cecinai e Tirreno incoronano la pizzeria La Vecchianella

27 giugno 2024
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PISA. È la cecina della pizzeria La Vecchianella di Vecchiano la più buona di Pisa e provincia. Valentin Vinca, il titolare, è salito sul podio più alto. Le Ceciniadi, la competizione promossa Confcommercio, l’associazione dei Cecinai, Il Tirreno e il patrocinio della Camera Commercio, ha decretato il suo vincitore assoluto.

La sfida finale, tra gli applausi generali, è andata in scena all’Istituto alberghiero Matteotti di Pisa, messo a disposizione dal preside Salvatore Caruso. Il forno elettrico di una delle cucine della scuola ha permesso ai composti di farina di ceci in gara di prendere corpo, quindi essere assaggiati, e poi votati da una giuria di esperti composta dal giornalista e critico enogastronomico Claudio Mollo, dalla presidente di ConfRistoranti Confcommercio Pisa, Daniela Petraglia, dal presidente della Compagnia di Calci, Ferruccio Bertolini, da Federico Bonucci, membro del consiglio dell’Associazione Amici di Pisa e da Valentina Landucci, caposervizio della redazione di Pisa e Pontedera de Il Tirreno.

A fare gli onori di casa ci ha pensato Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio, che da buon “cicerone” ha tenuto il filo conduttore di tutta la cerimonia, avvenuta alla presenza di numerosi amministratori locali. Ha vinto la cecina di Valentin Vinca, ma è stata apprezzata anche quella preparata dall’altro finalista, Massimo Savino, titolare della pizzeria Pizzateca di Pisa, che non è riuscita però ad aggiudicarsi la medaglia d’oro per una differenza legata ai tempi di cottura. Ma il bello delle gare è anche questo, mettersi in gioco e sfidarsi. E Valentin Vinca e Massimo Savino lo hanno fatto con la stessa passione che ogni giorno mettono nel loro lavoro. Grazie anche alle cucine del Matteotti che per alcune ore, ieri, si sono trasformate in una pizzeria fuori dal comune, mentre l’aula magna della scuola è diventata una hall delle grandi occasioni dove è avvenuta la proclamazione del vincitore e la consegna dei riconoscimenti e dei premi alle altre attività di ristorazione che per due mesi e mezzo si sono messe in gara per promuovere e far conoscere ancora di più un piatto povero della nostra traduzione, la cecina, amato e le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Sono state infatti 31 le pizzerie che si sono sfidate a suon di farina di ceci, acqua, olio e sale e una buona dose di professionalità, mentre le tre pizzerie di Pisa e le tre della provincia più votate dai lettori del Tirreno sono state premiate con i premi messi in palio dagli sponsor: Phone Island, Enula Viaggi, Samovar Viaggi e Bottega Etrusca.

«Grazie a tutti per la partecipazione a questo straordinario appuntamento – ha detto il presidente di Confcommercio, Stefano Maestri Accesi – Le Ceciniadi ci ricordano l’importanza di valorizzare i prodotti tipici locali e gli oltre 15mila tagliandi raccolti sono la concreta dimostrazione del viscerale rapporto che ogni cittadino ha con i negozi di vicinato del proprio territorio, una passione che dobbiamo continuare a coltivare e sostenere ogni giorno».

Ha parlato invece di qualità e materie prime il critico enogastronomico Mollo. «La cecina sembra un prodotto semplice solo in apparenza – ha detto – ma può variare molto a seconda della preparazione». Un concetto ripreso anche dalla presidente di ConfRistoranti di Pisa. «Per fare un buon piatto, come accade per la cecina – ha detto Petraglia – occorrono ottimi prodotti, una buona dose di creatività e di semplicità». Mentre Valentina Landucci ha esortato affinché si giunga alla creazione di un marchio di qualità. «Un riconoscimento formale – ha detto la caposervizio del Tirreno – che ne garantisca l’autenticità e la promozione».

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