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Basket / Serie B

Livorno, zitta zitta la Pielle torna lassù: battuta Salerno

di Alessandro Bernini

	Bonacini al tiro da sotto (Foto Franco Silvi)
Bonacini al tiro da sotto (Foto Franco Silvi)

Ora i biancoblù sono a due punti dal secondo posto. Decisivi Bonacini e Venucci, difesa solida e crescono i lunghi. Novità su Zahariev

24 novembre 2024
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LIVORNO. Non un brodino, ma una bistecca da un paio di chili. Perché qui c’è da prepararsi a due battaglie di fuoco (domenica trasferta in casa della Gema, poi si va a Ruvo di Puglia) e bisognava mettere sostanza in pancia.

La PL ritrova i due punti, liquida Salerno 77-63 e vede squadra e tifosi abbracciarsi di nuovo a fine partita dopo la notte buia con Roma. C’era bisogno anche di questo.

Così come c’era bisogno di tornare a guardare con più ottimismo la classifica: è ancora prestissimo, ma comunque la PL oggi è quinta ma a 2 punti dal secondo posto.

Due punti e ...

Giusto dire che Salerno non è squadra di prima fascia e contro le big ha spesso preso grosse imbarcate (-24 in casa con Gema, -29 in casa con Herons), per cui l’analisi deve tener conto di un avversario di medio livello. La PL l’ha vinta con autorità, senza incantare ma anche senza soffrire più di tanto. Bene o male la partita era già in cassaforte alla fine del terzo quarto (più 12, 59-47). Di buono ci sono i 5 uomini in doppia cifra, gli sprazzi iniziali di Vedovati, l’accoppiata Bonacini-Venucci (ne parleremo dopo), la crescita del lunghi e la solita difesa che lascia gli avversari intorno ai 60 punti (addirittura zero punti per Chaves).

La coppia d’oro

Nella serata in cui Leonzio si è fermato a 7 punti con 2/8 dal campo, i riferimenti offensivi sono diventati Bonacini e Venucci. Il play ne ha messi altri 18, confermando che nella sua testa c’è stato lo switch: adesso sa che in questa PL non deve fare solo il play ma anche il terminale offensivo.

Bene, bene, bene anche Mattia Venucci. Finalmente senza maschera protettiva (che gli toglieva la visuale completa), lo abbiamo rivisto prendersi i suoi tiri in uscita dai blocchi. La PL ha bisogno della sua pericolosità in attacco.

Zahariev e la panca

Altra domenica vissuta col sedere a strisce per Hristo Zahariev. Ma sembra esserci uno squarcio di sole dopo oltre due mesi di nuvole. Il giocatore ha sostenuto una visita venerdì che è andata molto bene: da programma, adesso svolgerà un’altra settimana di terapia specifica per avere poi una nuova visita di controllo venerdì. Se anche quella andrà bene, tra una settimana esatta Zahariev dovrebbe riprendere a lavorare coi compagni. Escluso quindi l’utilizzo domenica contro Gema, ma chissà che non possa esserci qualche minuto a Ruvo. Questa può essere la settimana decisiva.

Forza capitano

Due parole le spendiamo volentieri per Luca Campori, il capitano, uno che nel momento del bisogno c’è sempre stato. Da tre anni. Oggi, nonostante l’assenza del “tre” titolare, è tra i più sacrificati: anche ieri 16’ in campo, 2 punti segnati, difficoltà a lasciare un segno.

Ma siccome Campori lo conosciamo, è stato spesso il salvagente in mezzo alla bufera, oggi è giusto aspettarlo. Sostenerlo. Credere in lui. Perché può ancora dare tanto a questa squadra. Forza cap.

Strada dritta

Partita come detto, molto lineare. Primo quarto nel segno dell’equilibrio, vedovato ne mette subito 7 dei primi 11, la PL chiude a piu 3 (16-13). Salerno mette il muso avanti sul 18-22 ma qui la PL alza le antenne, piazza un break di 9-0 (27-22) e va all’intervallo a più 5 (42-37).

Vantaggio minimo ma che in realtà i biancoblù non si faranno più rimangiare. Grazie soprattutto a Venucci e Bonacini che nel terzo quarto firmano l’allungo (59-47), trasformando così gli ultimi 10’ in un lavoro di gestione (cosa che riesce bene). Finisce 77-63. Il cartello “lavori in corso” c’è ancora, soprattutto in attacco bisogna crescere, ma partite come queste fanno bene. Ora allacciate le cinture perché per 15 giorni si va sulle montagne russe.
 

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