Cecina, il segreto del Cantuccio da Ale a Ponsacco è la teglia comprata da babbo Umberto
Alessandro Oliva, 38 anni, porta avanti il locale, gestendo in tutto 24 dipendenti
PONSACCO. Il segreto è la teglia. Da 25 anni alla pizzeria Il Cantuccio alle Melorie di Ponsacco per la cecina si usa sempre la stessa. «L’abbiamo fatta stagnare una volta sola – racconta Alessandro Oliva, il titolare – e in tutti questi anni non ci ha mai traditi. Fu mio padre a comprarla quando gestiva un locale sul litorale pisano e quell’acquisto è stato un trionfo. La cecina in quella teglia cuoce bene. È morbida dentro e croccante fuori e invito tutti a provarla e naturalmente a votarla».
Tradizione
Alessandro Oliva, 38 anni, porta avanti il locale, gestendo in tutto 24 dipendenti. «Ho imparato il mestiere da mio padre Umberto – racconta ancora l’imprenditore – un lavoro duro con orari rigidi, ma in grado di regalare grandi soddisfazioni». Un locale che quest’anno festeggia 25 anni di attività. «Era il 13 gennaio 1999 – spiega Oliva – quando mio padre Umberto, già titolare insieme a mia madre della Tavernetta, un ristorante a Fornacette, aperto nel 1980, e oggi ancora nostro, decise di inaugurare il Cantuccio, una piccola pizzeria, lungo la strada provinciale che porta a Ponsacco. Il resto è storia di questi giorni, con i clienti che, anno dopo anno, apprezzano il nostro lavoro».
Ampia scelta
Per le pizze da Il Cantuccio c’è solo l’imbarazzo della scelta, mentre per la cecina gli ingredienti sono quelli tradizionali, farina di ceci, acqua, sale e olio, seguendo la ricetta classica. Il risultato è un tripudio di sapori da consumarsi al piatto con la pasta fritta o in mezzo alla classica focaccina. Invece per chi desidera qualcosa di diverso e magari anche sfizioso il menù propone anche gustosi antipasti, carpacci, insalate, dolci fatti in casa e gelati artigianali, sempre ad opera della famiglia Oliva, titolare anche di una gelateria attigua alla pizzeria.