Addio a Piero Pierotti: super tifoso del Pisa, impegnato nel sociale e in politica
Si è spento a 83 anni, aveva costituito l’Associazione Italiana Balbuzie. Era scampato all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema
CASCINA. È morto dopo una lunga malattia Piero Pierotti. Aveva 83 anni. Era molto conosciuto e apprezzato per la sua storia, il suo impegno professionale e sociale, e per essere un super tifoso del Pisa. Era anche impegnato in politica. Si era candidato al consiglio comunale di Pisa nel 2018 con la lista “Con Danti per Pisa” e nel 2020 per quello di Cascina con “Cascina Oltre” al fianco di Cristiano Masi.
La sua è una storia particolare. Questo è il suo racconto: «Eccomi qua: nato a Calci nel 1940, residente a Cascina dopo aver vissuto a Pisa per quasi tutta la vita. Ho il diploma di scuola media inferiore per aver dovuto interrompere il liceo a causa di una forma di balbuzie molto grave. Per la stessa causa fui anche riformato alla visita di leva, il ché mi impedì di seguire le orme di mio padre, carabiniere. Ho conseguito da adulto il diploma di “Istruttore di Psicologia del Benessere” (corso biennale), riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna. Quel diploma mi è servito per la mia professione di logoterapeuta della balbuzie, unitamente agli attestati di frequenza a numerosi corsi di formazione specifici in “diagnosi e trattamento della balbuzie”, corsi tenuti da importanti docenti di tutto il mondo. In precedenza sono stato impiegato amministrativo presso la Mutua Coldiretti e poi alle Saub di Pisa e Navacchio, fino al conseguimento della pensione. Nel 1967 ho formato il primo gruppo italiano di auto-aiuto per persone balbuzienti. Venti anni dopo, ho costituito l’Associazione Italiana Balbuzie, con sede in Pisa. Mi piace molto scrivere e tra l’altro ho vinto alcuni concorsi letterari con racconti e poesie, pubblicati in diversi libri. Particolare soddisfazione per una mia poesia pubblicata in un testo scolastico. Ma i “pezzi” più apprezzati e più emozionanti sono i post nell’ormai storico gruppo Facebook “Io sto con il Pisa”, dove condivido con altre migliaia di persone l’amore per il Pisa».
Piero Pierotti aveva quattro anni quando da Pisa sfollò da Pisa a Sant’Anna di Stazzema insieme ai genitori e al fratellino Paolo di pochi mesi. Lì rimase fino a un paio di giorni prima dell’eccidio.
Ha raccolto la sua testimonianza in uno scritto intitolato “Cappotto rosso”. «Dopo tre ore, alle sei del mattino, il paese è ormai circondato, senza più speranza alcuna – si legge –. E Piero? La sua famiglia? Tre giorni prima era stato avvistato un incendio in un paese lì vicino e qualche notizia inquietante cominciava a circolare. Così i Pierotti... decidono il giorno 11, o forse era il 10, di cercare un altro riparo... Il padre, Armando, si carica sulle spalle tutto quello che può... La madre, Rina, porta in braccio Paolo, ora di quattro mesi, denutrito e ancora molto piccolo. Piero, quattro anni fatti da poco, si incammina a piedi anche lui, seguendo muto i genitori».
I funerali si svolgeranno oggi (mercoledì 12) alle 16 nella chiesa di San Michele degli Scalzi.
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