Il Tirreno

Pisa

Monoclonali, 22 guariti negli ambulatori del prof. Menichetti

Valentina Landucci ; altri servizi a pag. 2-3
Monoclonali, 22 guariti negli ambulatori del prof. Menichetti

I locali inaugurati ieri a Cisanello. Intanto la sperimentazione continua La proposta: a Pisa un centro specializzato per le malattie infettive

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Valentina Landucci

pisa. Il via alla sperimentazione è datato 9 marzo. A un anno esatto dal primo lockdown e dall’inizio dell’incubo pandemia, nel reparto di malattie infettive del dottor Francesco Menichetti, ai malati di Covid è stata somministrata la cura. Da allora il farmaco è stato dato a 22 pazienti. Tutti guariti. Solo in un caso è stato necessario un temporaneo ricovero.

Dodici mesi dopo l’inizio dell’emergenza c’è insomma la certezza di un farmaco, che si affianca alla possibilità del vaccino pur condizionata dalle difficoltà di approvvigionamento e somministrazione. Ecco perché ieri lo stato d’animo delle persone di fronte all’edificio 13 del presidio ospedaliero di Cisanello dove vengono trattati con monoclonali i pazienti Covid era l’ottimismo. E la speranza.

«Cosa ci aspetta? La sconfitta del Covid che non è distante. Recuperando i ritardi sulle vaccini tempo 3 mesi saremo in grado di vincere questa sfida» dice Menichetti che proprio ieri ha saputo , dalla viva voce del presidente della Regione Eugenio Giani, di aver vinto il Pegaso della Regione. Un riconoscimento per il suo impegno sul campo, adesso con gli anticorpi monoclonali, per la somministrazione dei quali l’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, rappresentata dalla direttrice Silvia Briani, ha allestito appositi spazi nell’edificio 13. Quelli inaugurati, appunto, ieri mattina da Giani, affiancato dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo.

Al piano terra dell’edificio 13 arrivano i pazienti positivi al Covid ma con sintomatologia non grave selezionati in sinergia con i medici di medicina generale per caratteristiche. Qui vengono seguiti nel percorso sperimentale che prevede la somministrazione del farmaco realizzato con anticorpi monoclonali dall’azienda americana Ely-Lilly e da altri sperimentali approvati da Aifa.

«La nostra Regione – ha detto Giani – è in prima linea nello sviluppo di un farmaco a base di anticorpi monoclonali con il team di ricerca guidato dal professore Rino Rappuoli insieme alla Fondazione Toscana Life Science. Una volta terminata la sperimentazione, il nostro obiettivo è quello di produrlo direttamente e di utilizzarlo entro l’estate». La produzione industriale affidata a Menarini avverrà a Pomezia. L’orizzonte temporale, afferma Giani, è quello di giugno per l’avvio della produzione che metterà a disposizione 100.000 dosi in tre mesi per la Toscana. «Si tratta di un importante strumento farmacologico nella lotta al Covid – aggiunge l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini –. Insieme al vaccino, gli anticorpi monoclonali rappresentano un’arma in più contro il virus».

Al centro per gli anticorpi monoclonali di Pisa se ne affiancheranno altri in Toscana. In tutto 12. Ma il primato pisano potrebbe tradursi, per la città, nell’opportunità di costruire a Cisanello un vero e proprio centro per la ricerca e la cura delle malattie infettive, anche quelle che si contraggono in ospedale. Questa la proposta di Menichetti: «Auspico la convergenza di istituzioni tutte per far nascere qui questo centro». Le eccellenze non mancano. E lo ribadisce il rettore dell’università di Pisa, Paolo Mancarella che rivolge un appello alle istituzioni per maggiori risorse a sostegno della ricerca.

«È un grande onore che Pisa, grazie all’Ospedale di Cisanello, sia in prima linea in Italia nella sperimentazione degli anticorpi monoclonali su pazienti Covid-positivi» ha aggiunto poi il sindaco di Pisa Michele Conti. Che senza polemica ha poi invitato Giani a fare presto sulle vaccinazioni. «Il tema che adesso è il più urgente e che assilla le persone, le famiglie è quello dei vaccini – afferma – Come Comune, posso annunciare che siamo in condizioni di mettere a disposizione i locali dell'ex distretto Asl di via Cilea, di proprietà comunale, come mini hub per effettuare le vaccinazioni da parte dei medici di medicina generale che ci avevano chiesto degli spazi idonei in più per vaccinare gli ultra ottantenni. Inoltre, entro la prima settimana di aprile, saranno consegnati i locali della ex mensa Cpt a Ospedaletto che potranno garantire fino a 14 linee di vaccinazioni contemporanee». —

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