Saldi in Toscana, oggi il via. Ma i commercianti suggeriscono un diverso calendario degli sconti
Le associazioni di categoria contro le tempistiche delle attuali svendite
Li chiamano «di fine stagione» ma la stagione, in questo caso l’inverno, è iniziata da appena due settimane. Una contraddizione? Sì, e non solo linguistica.
Perché i saldi – che anche in Toscana, come quasi in tutta Italia, iniziano oggi, sabato 4 gennaio – sono nati con un motivo preciso, vale a dire quello di eliminare quel che resta in magazzino e dare ai commercianti un po’ di liquidità. Un motivo che, però, è venuto meno nel corso degli anni.
E nell’ansia “da prestazione” rispetto ai grandi riti delle svendite d’oltreoceano – Black Friday in testa che regala occasioni scontatissime a novembre e si prolunga ben più di un giorno solo, il “venerdì nero”, appunto – e quelli nel corso di tutto l’anno su Internet, hanno mandato in tilt gli equilibri del commercio.
Tanto che molti commercianti da tempo sono sul piede di guerra contro le tempistiche delle svendite. «Quanti dei nostri associati chiedono di posticipare i saldi? Tutti», dice senza tentennamenti Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana.
«Fismo lo dice da anni: i saldi vanno spostati al 1° febbraio quelli invernali e al 1° agosto quelli estivi e devono durare 30 giorni, non 60. Solo così sarebbero veramente saldi di fine stagione», aggiunge, citando la Federazione italiana dei negozianti di abbigliamento calzature, pelletteria e oggettistica di qualità, che fa capo a Confesercenti.
Una voce non a caso, poiché «i saldi – spiega Gronchi – riguardano in particolare abbigliamento, intimo, scarpe e borse».
Di buono, per i commercianti, c’è, durante i saldi, un ritorno al negozio tradizionale. Lo sottolineano sia Confesercenti che Confconsumatori.
«Tanti utilizzano le vetrine virtuali dell’e-commerce come una sorta di catalogo utile a informarsi e orientarsi fra modelli, colori e prezzi. Poi però finalizzano l’acquisto in un negozio fisico, dove possono entrare in contatto con l’oggetto dei desideri e ricevere consulenza personalizzata», spiega il presidente di Federmoda Confcommercio Toscana, Paolo Mantovani. Che vede in questa modalità di acquisto «la formula vincente del retail del futuro».
Del resto ormai gli acquisti on line sono diventati talmente diffusi che, per difendere il commercio tradizionale, non ha senso fare battaglie muro contro muro.
«La capacità del consumatore di usare tutti gli strumenti di acquisto, compresa la Rete, è ormai realtà», ammette il presidente Gronchi.
Anche se, per chi fa commercio tradizionale, resta la rabbia di vedere come le grandi piattaforme on line siano comunque un avversario sleale, «perché godono di meccanismi di tassazione molto agevolati, pagando il 15% di tasse».
Consola, ad ogni modo, che per i saldi i consumatori continuino a preferire il negozio fisico, come conferma anche Confesercenti: «Durante il Black Friday ci sono stati molti acquisti on line, mentre per i saldi si preferisce il negozio», dice Gronchi.
Ovviamente, i bei tempi dei saldi di una volta sono andati. «L’assalto ai negozi con code infinite davanti alle vetrine è ormai un ricordo del passato – conclude Mantovani di Confcommercio – perché le occasioni di fare acquisti a prezzi scontati si sono spalmate un po’ su tutto l’arco dell’anno, quindi manca quell’euforia che una volta contrassegnava l’apertura dei saldi. Anche se c’è ancora una parte dei consumatori che in maniera quasi scientifica concentra le proprie spese di calzature e abbigliamento proprio in questo periodo».
I saldi cominciano dunque oggi in tutta Italia (solo la Val d’Aosta ha i saldi già dal 2 gennaio) e si andrà avanti fino al 4 marzo compreso, ultimo giorno di saldi invernali.
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