Addio al professor Sicari eseguì 60mila interventi
«Occorrono cinque chirurghi per arrivare a questi numeri», era solito dire Aveva 83 anni. I funerali oggi alle 15 nella chiesa di San Martino
PISA. E’ scomparso all’età di 83 anni, all’ospedale Versilia, il chirurgo professor Achille Sicari, per quarant’anni grande interprete del settore in Italia ed in Toscana. Abitava a Pisa in Lungarno Galilei. I funerali vengono celebrati oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Martino.
Nato nella Calabria Jonica, si era laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Roma, entrando nel gruppo di lavoro del professor Paride Stefanini, il “padre” italiano dei trapianti di rene.
Fu con lui negli anni Cinquanta prima all’Ateneo di Pisa, quindi a Perugia con il professor Mario Selli e di nuovo a Pisa nel 1964. Con Selli prese poi la docenza universitaria e lo affiancò nell’attività operatoria, assieme ai professori Servadio e Colizzi.
Per Sicari l’altra parte della vita professionale iniziò quando divenne, nel 1969, primario di chirurgia generale all’ospedale di Carrara (lasciò la struttura per il pensionamento nel 2006).
Continuò il lavoro di sala operatoria presso la clinica San Camillo di Vittoria Apuana fino al 2010, con un attivo complessivo di oltre 60mila interventi («Occorrono cinque chirurghi per arrivare a queste cifre», soleva dire).
La sua prima operazione fu eseguita il 7 luglio del 1957 a Perugia; la prima a Carrara risale al 16 settembre 1969: tre resezioni gastriche in una giornata, eccezionale.
L’indubbia esperienza clinica, congiunta alle non comuni doti di manualità chirurgica, ne fecero subito una indiscussa personalità. In un ospedale di provincia, accanto all’alto livello della chirurgia generale, presero infatti corpo tanti altri settori collaterali come ad esempio l’oncologia, tutt’ora ai vertici nazionali.
Di carattere forte, decisionista, il professor Sicari era solitamente uomo di poche, lapidarie parole. Ad un giovane medico che gli chiedeva consigli su quale scelta intraprendere dopo la laurea, così rispose: «Fare il chirurgo è come impostare un investimento per almeno 15 anni, sia morale che materiale, prima di vederne i frutti».
Ed ancora: «Non esistono chirurghi abbronzati». Infine, «quando suona l’ora più importante, occorre saper bussare alla porta giusta».
Incisivo è stato anche il suo impegno politico come socialista. Una scelta che fece seguendo le orme del padre, ferroviere, perseguitato dal fascismo. Con l’avvento di Forza Italia, Sicari ebbe anche una breve esperienza come consigliere comunale di centrodestra a Carrara.
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